Descrizione: Trinità dei Monti – Ragazza americana, barboncino francese, ammiratore italiano sui gradini di Spagna. Anno: 1957 Fotografo: Imagno/Getty Images Fonte: LIFE Aggiunta da Carlo Galeazzi
Qualche anno dopo si poteva ancora sbracarsi sulle scale e ascoltare qualche musicista hippie. ..io l’ho fatto e ho persino tentato la vendita di braccialtetti artigianali…
….appunto, che c’entra “guardone”?!?!?!?…..:/ Che poi, ingrandendo la foto, si nota lo sguardo dell’uomo in canottiera, più verso il barboncino che sulla signora (neanche troppo “ragazza”…). E daje su.
E interessante il contrasto fra la turista, impeccabile e regali con i suoi guantini e l’osservatore in posa ( che lui crede ) plastica. Condannato all’inferno del buon gusto dal quella canotta ostentana come una polo.
Si è vero ha pantaloni con macchie che sembrano di vernice. Forse un operaio in pausa pranzo. Considerando poi che all’epoca ci si teneva moltissimo al decoro. Per esempio in canottiera non si poteva entrare in tutti i luoghi pubblici e neanche salire sugli autobus
Orietta sui bus gli unici divieti erano quelli che vietavano di parlare al conducente e quello di non sputare per terra per il resto si poteva fare ‘tutto’ anche fumare !!!
Film Le ragazze di piazza di Spagna (1952) – Trama – Trovacinema trovacinema.repubblica.it/film/le-ragazze-di-piazza-di-spagna/134258 Regia di Luciano Emmer. Un professore (lo scrittore G. Bassani, doppiato) assiste dalla celebre piazza romana ai casi malinconici di tre ragazze di borgata che …
Livio Ceccaroni mi sa che tu all’epoca o eri piccolo o non eri ancora nato . Sono sicura di queste informazioni perché mio padre lavorava all’ ATAC ed era un direttore dell’ufficio disciplina. Se poi tu hai informazioni diverse pace e amen :) :)
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Mi viene in mente Un Americano a Roma. :)
Qualche anno dopo si poteva ancora sbracarsi sulle scale e ascoltare qualche musicista hippie. ..io l’ho fatto e ho persino tentato la vendita di braccialtetti artigianali…
Carlos Pepi
Beh…! Guardone mò me pare un po’ esagerato…alla peggio chiamelo pappagallo, ma guardone è n’artra cosa dai…!
Guardone??
È vero! Guardone de che? A Roma guardone è un’altra cosa…
Pappagallo……..
Più che guardone….piacione….
i guati bianchi della ragazza, come si usava una volta
Credo che il termine “guardone”, posto nella didascalia della foto, sia francamente inappropriato…
….appunto,
che c’entra “guardone”?!?!?!?…..:/
Che poi, ingrandendo la foto, si nota lo sguardo dell’uomo in canottiera, più verso il barboncino che sulla signora (neanche troppo “ragazza”…).
E daje su.
Notare la canotta, sicuramente avra’ fatto colpo sull’ americana…..…
E interessante il contrasto fra la turista, impeccabile e regali con i suoi guantini e l’osservatore in posa ( che lui crede ) plastica. Condannato all’inferno del buon gusto dal quella canotta ostentana come una polo.
A guardare i pantaloni dell’uomo a me sembra più un imbianchino…
Si è vero ha pantaloni con macchie che sembrano di vernice. Forse un operaio in pausa pranzo. Considerando poi che all’epoca ci si teneva moltissimo al decoro. Per esempio in canottiera non si poteva entrare in tutti i luoghi pubblici e neanche salire sugli autobus
Orietta sui bus gli unici divieti erano quelli che vietavano di parlare al conducente e quello di non sputare per terra per il resto si poteva fare ‘tutto’ anche fumare !!!
..eh ……la classe delle donne di una volta!!!!!!! Dov’è finita?……
Ammiratore, meglio! O no?
indubbiamente inappropriato….
Film Le ragazze di piazza di Spagna (1952) – Trama – Trovacinema
trovacinema.repubblica.it/film/le-ragazze-di-piazza-di-spagna/134258
Regia di Luciano Emmer. Un professore (lo scrittore G. Bassani, doppiato) assiste dalla celebre piazza romana ai casi malinconici di tre ragazze di borgata che …
Erano i tempi quando andava di moda il “Latin lover”! Le straniere venivano a Roma perche’ mancavano gli uomini nei loro paesi, vittime della guerra!
Classico i romani sempre a caccia
Livio Ceccaroni mi sa che tu all’epoca o eri piccolo o non eri ancora nato . Sono sicura di queste informazioni perché mio padre lavorava all’ ATAC ed era un direttore dell’ufficio disciplina. Se poi tu hai informazioni diverse pace e amen :) :)
Orietta, questo è quello che ricordo io e mi è venuto spontaneo dirlo . Comunque sono dei ricordi molto lontani ! :D