In questo stabile d’angolo abitava e credo abiti ancora la mia carissima amica Marina. Con lei ho passato un’infinità di giornate a studiare. Eravamo ai tempi del ginnasio-liceo classico Mamiani.. Vedendo questa foto ho sentito dentro di me veramente una commozione profonda , e un mare di ricordi lontani mi hanno davvero sommersa.Grazie a chi ha pubblicato questa foto.
La via prende il nome dal patriota Ciro Menotti,iscritto ai circoli carbonari che combattevano l’occupante austriaco. Fu giustiziato trentatreenne nel 1831 a Modena.
io sono cresciuto nell’appartamento sopra al tabaccaio che quando ci abitavo aveva le due porte accanto al secondo portone e vicino al primo portone c’era un ciabattino e un ombrellaio. Negli anni 70-80 la drogheria fu trasformata in una panetteria ed i genitori del mio amico Massimo Grassi avevano. Che bei tempi spensierati quelli! Quanti ricordi!
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Più precisamente piazza dei Martiri di Belfiore, angolo tra via Ciro Menotti e via Giuseppe Avezzana.
https://maps.google.com/maps?q=Via+Ciro+Menotti,+Rome,+Italy&hl=en&ll=41.914915,12.46676&spn=0.001174,0.001725&sll=41.90151,12.493172&sspn=0.074616,0.110378&oq=via+ciro+menotti&t=h&hnear=Via+Ciro+Menotti,+Roma,+Italy&z=19&layer=c&cbll=41.914892,12.466826&panoid=u5ABMbCcuZrviXN8QB94GA&cbp=12,31.85,,0,1.4
In questo stabile d’angolo abitava e credo abiti ancora la mia carissima amica Marina. Con lei ho passato un’infinità di giornate a studiare. Eravamo ai tempi del ginnasio-liceo classico Mamiani.. Vedendo questa foto ho sentito dentro di me veramente una commozione profonda , e un mare di ricordi lontani mi hanno davvero sommersa.Grazie a chi ha pubblicato questa foto.
La via prende il nome dal patriota Ciro Menotti,iscritto ai circoli carbonari che combattevano l’occupante austriaco. Fu giustiziato trentatreenne nel 1831 a Modena.
al posto della drogheria c’è una libreria ristorante, la tabaccheria che si vede è rimasta.
io sono cresciuto nell’appartamento sopra al tabaccaio che quando ci abitavo aveva le due porte accanto al secondo portone e vicino al primo portone c’era un ciabattino e un ombrellaio. Negli anni 70-80 la drogheria fu trasformata in una panetteria ed i genitori del mio amico Massimo Grassi avevano. Che bei tempi spensierati quelli! Quanti ricordi!