Descrizione: Il porto di Ripetta prima della sua distruzione Anno: 1750 Autore: incisione di Domenico de Rossi Fonte: Archivio del ” Quartiere Barocco di Roma” Aggiunta da Fosci Cesarino
Alessandro Specchi è stato sempre un pò sfigato coi suoi interventi urbani, sono state demolite anche le scale delle scuderie del Quirinale, Purtroppo non possiamo più godere del simpatico porticciolo barocco se non in incisioni e foto. So (ma non per certo) che le palificazioni della nuova teca hanno definitamente rovinato ciò che rimaneva del porto ma il vedo danno fu fatto in epoca umbertina con la costruzione di ponte Cavour in quel punto si sarebbe perso per sempre lo scorcio scenico, specialmente venendo da sud. Quindi non andava costruito il ponte in quel punto. Vedendo la pianta di Roma però non vi erano altri punti logici dove costruirlo, forse dietro al mausoleo ma come potene notare ponte Cavour serve a collegare Piazza di Spagna con Piazza Cavour, quindi quella porzione di centro con il nuovo quartiere di Prati. Questo è il ragionamento urbanistico dell’epoca.
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non è una “”foto”” storica, nel 1750 non esistevano le macchine fotografiche, è una “”incisione”” …..
Infatti è nell’album delle incisioni
Ho letto da qualche parte che non e’ stato distrutto..bensi e’ sotto gli argini del tevere e il manto stradale..praticamente ricoperto
Ha contribuito anche il “mostro” dell’Ara Pacis!
Alessandro magari fosse sepolto!!! Purtroppo lo hanno distrutto!!!!
Alessandro Specchi è stato sempre un pò sfigato coi suoi interventi urbani, sono state demolite anche le scale delle scuderie del Quirinale,
Purtroppo non possiamo più godere del simpatico porticciolo barocco se non in incisioni e foto.
So (ma non per certo) che le palificazioni della nuova teca hanno definitamente rovinato ciò che rimaneva del porto ma il vedo danno fu fatto in epoca umbertina con la costruzione di ponte Cavour in quel punto si sarebbe perso per sempre lo scorcio scenico, specialmente venendo da sud.
Quindi non andava costruito il ponte in quel punto. Vedendo la pianta di Roma però non vi erano altri punti logici dove costruirlo, forse dietro al mausoleo ma come potene notare ponte Cavour serve a collegare Piazza di Spagna con Piazza Cavour, quindi quella porzione di centro con il nuovo quartiere di Prati. Questo è il ragionamento urbanistico dell’epoca.
ieri a Castel Sant’Angelo sono felicemente incappata durante la presentazione di questo libro http://www.ibs.it/code/9788898455157/marcelli-stefano/passi-sul-tevere.html, autore simpaticissimo
bellissimo, bisogna ricostruirlo, malgrado il ponte. E finalmente togliere quella copertura indecente dell’Ara Pacis. E il luogo degli orrori.