Largo Chigi rimane tra Via del Corso e Piazza S. Claudio. Prende il nome dal bel palazzo dell’omonima famiglia di estrazione senese,nota soprattutto per Agostino Chigi ( detto il Magnifico : 1465 – 1520) e per Fabio Chigi,divenuto Papa col nome Alessandro VII° nel 1655 ,fino al 1667. Per il Piano Regolatore del 1881 l’area venne in parte demolita e venduta per una cifra -900.000 lire – ritenuta allora favolosa,La comprarono i Fratelli Bocconi e nel 1887 vi aprirono i magazzini chiamati ” Alle Città d’Italia”,divenuti poi “La Rinascente”. Una grande novità fu ritenuto l’impianto della luce elettrica per accendere 86 lampadine e alimentato da una dinamo situata nei sotterranei e spinta da un motore a gas. Nelle demolizioni scomparve il “Caffè Morteo”,di primissimo ordine ma abbastanza caro : un pranzo a prezzo fisso costava ben 5 lire. Nello stesso stabile aveva la sede il giornale “Capitan Fracassa,punto di incontro di molte celebrità dell’epoca. C’era l’albergo Dragoni ,ove sostò Garibaldi nel suo primo viaggio a Roma dopo il 1870. Fatto segno a deliranti manifestazioni di entusiasmo da parte del popolo romano,Garibaldi pronunciò un discorso di tre parole,rimasto nella storia. Disse : << Romani,siate seri >>,e di nscosto andò a dormire da un suo amico. Da una finestra dell’albergo Dragonj,l’antifascista Tito Zaniboni attentò alla vita del Duce,Benito Mussolini,il 4 novembre 1925. L’attentato fallì a causa di una spiata dell’informatore Carlo Quaglia,al servizio del questore Giuseppe Dosi.
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Largo Chigi rimane tra Via del Corso e Piazza S. Claudio. Prende il nome dal bel palazzo dell’omonima famiglia di estrazione senese,nota soprattutto per Agostino Chigi ( detto il Magnifico : 1465 – 1520) e per Fabio Chigi,divenuto Papa col nome Alessandro VII° nel 1655 ,fino al 1667.
Per il Piano Regolatore del 1881 l’area venne in parte demolita e venduta per una cifra -900.000 lire – ritenuta allora favolosa,La comprarono i Fratelli Bocconi e nel 1887 vi aprirono i magazzini chiamati ” Alle Città d’Italia”,divenuti poi “La Rinascente”.
Una grande novità fu ritenuto l’impianto della luce elettrica per accendere 86 lampadine e alimentato da una dinamo situata nei sotterranei e spinta da un motore a gas.
Nelle demolizioni scomparve il “Caffè Morteo”,di primissimo ordine ma abbastanza caro : un pranzo a prezzo fisso costava ben 5 lire. Nello stesso stabile aveva la sede il giornale “Capitan Fracassa,punto di incontro di molte celebrità dell’epoca.
C’era l’albergo Dragoni ,ove sostò Garibaldi nel suo primo viaggio a Roma dopo il 1870. Fatto segno a deliranti manifestazioni di entusiasmo da parte del popolo romano,Garibaldi pronunciò un discorso di tre parole,rimasto nella storia. Disse : << Romani,siate seri >>,e di nscosto andò a dormire da un suo amico.
Da una finestra dell’albergo Dragonj,l’antifascista Tito Zaniboni attentò alla vita del Duce,Benito Mussolini,il 4 novembre 1925. L’attentato fallì a causa di una spiata dell’informatore Carlo Quaglia,al servizio del questore Giuseppe Dosi.