Tabella ATAC

Palina ATAC
Descrizione: Tabella ATAC
Anno: Primavera 1974
Fotografo: Carlo Galeazzi
Fonte: Archivio personale
Aggiunta da Carlo Galeazzi

58 Risposte

  1. Ricordo benissimo queste tabelle..ahimè!!

  2. Tutte scritte a mano, che fenomeni.

  3. La Palmiro Togliatti si chiamava ancora via Lucera… ?

  4. il 14 passava al Prenestino, o mi sbaglio? quanti ricordi

  5. Le linee 11 e 9 che facevano capolinea, contraddistinti da due pensiline, davanti all’ingresso del cimitero del Verano che si trova sulla via Tiburtina all’altezza della stazione Tiburtina, ingresso “secondario” rispetto a quello principale di Piazzale del Verano. Linee il cui servizio veniva espletato con tram.

    • L’11 era il ‘mio’ autobus per andare a scuola a San Lorenzo (partenza dal piazzale davanti la Stazione Tiburtina, dove ci arrivavo da Piazza Bologna)…mannaggia che ricordi, nominando quel numero di autobus! ??

    • Non so a quale anno ti riferisca tu Francesca, io parlo di oltre mezzo secolo fa! Probabilmente tu non eri ancora nata, ed appunto inizialmente le linee 9 ed 11 erano linee tranviarie. Esistevano anche i cosiddetti “filobus”, autobus a trazione elettrica come sappiamo. Vi racconto un episodio sui mezzi pubblici, episodio avvenuto a Ferrara all’attore Paoli Rossi. Durante una manifestazione studentesca per protestare contro l’aumento delle tasse universitarie gli studenti che organizzarono la protesta decisero di “deviare” il percorso dei mezzi pubblici, almeno del maggior numero possibile di essi e convogliarli alla stazione ferroviaria. Paolo con alcuni compagni cercarono di fare la loro parte e saliti su di un mezzo pubblico chiesero al conducente di non seguire il normale percorso della linea ma di dirigersi alla stazione centrale. Si sentirono rispondere: “Ragazzi sono solidale con voi, anche mio figlio è inviato collega e vorrei unirmi a voi in questa forma di protesta ma mi è impossibile!” “R per quale motivo?” chiese Paolo, ed ikconfucente di rimando “Per la semplice ragione che se giriamo l’angoli per dirigersi alla stazione deviando dal nornale percorso dopo pochi metri ci fermeremmo! Vi sta sfuggendo il dettaglio che siete saliti su un filobus!”

  6. adesso è “sparito”pure il notturno..

  7. quando andò in pensione l’amanuense che disegnava le tabelle l’ATAC decise che non poteva essere rimpiazzato per motivi di bilancio, e si passò alle orrende attuali tabelle, uniche di tutta Europa per il loro schifo. Poi però cambiarono i tempi, e tutti insieme centinaia di dirigenti vennero assunti in ATAC, quelli sì utili anzi indispensabili…

  8. Ora atac sarebbe meglio che fallisse per il bene dei romani

  9. mitico alberto baieri,gli andrebbe dedicata una mostra,visto che oggi va cosi di “moda”la calligrafia

    http://www.scriptoria.it/testi/crittura_con_trasporto.pdf

  10. Il tram 14 lo prendevo da Termini per andare da zia al Quarticciolo

  11. Scusate…1 curiosità: perché la specifica sulle porte aperte? Non era “ovvio” che dovessero viaggiare…a porte chiuse?

  12. i tram che girano sono dello stesso periodo

  13. e il mio professore di italiano tale sig musco che tutti i santi giorni coreggeva nel LE VETTURE NON DEVONO MARCIARE CON LE PORTE APERTE e guai a contraddirlo era uno spasso

  14. la tabella mi ricorda quelli belli 25 anni che ho prestato servizio allora si poteva chiamare A.T.A.C. adesso vederla come e’ stata rovinata mi piange il cuore

  15. Io ne una come questa in casa, l’aveva richiesta ad A.T.A.C. mio figlio appassionato dei mezzi di trasporto, dai bus ai treni sia di metropolitane che ferroviari; ho anche quella più leggera e due tabelle di indicazione città dei treni! Mio figlio si è sposato e le tabelle sono rimaste a casa mia!!!!

  16. sono scritte a mano e in parte in gotico……che nostalgia!

  17. Avevano un certo fascino: sempre meglio delle gigantesche orrende tabelle gialle che deturpano e non arredano questa città in declino spaventoso.

  18. Mi ha sempre affascinato la calligrafia da amanuense di queste paline, ma le trovavo anche troppo sintetiche. Totalmente inutili per un turista ad esempio.

  19. Noi eravamo nati da poco Silvia Giuliani e Gianluca Geusa

  20. L’anno della mia nascita…. me le ricordo le vecchie tabelle… tempi migliori…

  21. Non passavano allora, e non passano neanche ora

  22. Il servizio forse ancora era efficiente

  23. È pagavano tutti, non i soliti fessi (generalmente italiani).c’era il bigliettaio

  24. quante volte lo preso…..che bello che era

  25. bellissime le tabelle scritte a mano, poesia …

  26. Daniel ha detto:

    Scusa Stefania ! dove si possono richiedere le vecchie paline ATAC ?

    • Perché a chi vorresti darle in testa?

    • Dovresti fare richiesta scritta ad ATAC E intanto prova a telefonare ad ATAC allo 0657003 o eventualmente se abiti vicino ad uno dei tanti depositi di Roma fai lì una visitina e chiedi. Mio figlio scrisse ad ATAC e quando dai loro uffici mi telefonarono era passato un po’ di tempo ma lui andò a prenderle in deposito non so se in via Prenestina . Ne ha portata una di quelle che aveva il fregio al centro in alto, pesantissima nonostante non avesse il palo ed un’altra con più linee ma anche quella abbstanza pesante poi ha preso anche una gialla ed una nera ma molto leggere tanto che quella gialla era gia spezzata in due parti ma a miofiglio interessava averle ugualmente. Poi alla Stazione ferroviaria, non so se a Termini o Tuscolana, ha ritirato quelle che venivano messe ai lati dei vegoni con la direzione delle stazioni di partenza ed arrivo, ed anche queste belle pesanti. Lui è un patito dei mezzi di trasporto anche se non può guidare né moto né auto per problemi alla vista, già da bambino e a scuola, in 1^ media con la classe vinse la tessera dell’autobus e il diploma che l’ATAC diede ai vincitori del tema proprio sui trasporti pubblici ; alla fine dell’anno scolastico mise la tessera nella cornice dove aveva inserito il diploma e tutto fiero lo mostrava a chiunque entrava nella sua stanza. Persone che dovevano girare per Roma ma non sapevno quale mezzo pubblico prendere chiedevano a lui ch dopo una breve ricerca li accontentava. E’ andato a vedere funzionare la Metro C quando è stata inaugurata da Parco di Centocelle a Montecompatri. Quando ha iniziato a lavorare nella ditta di pulizie era costretto a portarsi appresso l’occorrente e non si vegognava di salire su autobus e mtro con il secchio e spazzolone e scopa. Se c’ea una nuova linea ferroviaria lui era il primo a vederla in funzione e magari chiedere ai macchinisti ciò che voleva sapere. Sarà che quando io ero incinta di lui, come della sorella, andavo con gli autobus 93, 77 e 50 e poi ho iniziato a prendere il 318 e il treno per il policlinico Gemelli ad Ostiense che ha assaporato e respirato autobus e treni?

  27. le vecchie fermate le scriveva a mano un calligrafo dell’ATAC, uno solo. Quando andò in pensione sentii dire che non poteva essere rimpiazzato per motivi di ristrettezze economiche, e che quindi le fermate sarebbero dovute essere appaltate ad una ditta esterna che avrebbe fatto risparmiare uno (1) stipendio all’ATAC e avrebbe provveduto a farle fruttare potendo le nuove orrende fermate accogliere dei cartelloni pubblicitari sul retro. Per non assumere un dipendente.
    Poi arrivarono gli anni nostri e le assunzioni di centinaia e centinaia di dirigenti, ma quelli erano e sono evidentemente tutti indispensabili, al contrario dell’amanuense che scriveva le bellissime fermate antiche.

  28. riguardo a dove si possono trovare le fermate antiche, ora? Direi che ha fatto bene chi ai tempi del cambiamento vecchie/nuove ha, diciamo, fatto da sè…. Ora è tardi, e quelle nuove gialle sono affascinanti quanto una cartaccia stracciata.

  29. Daniel ha detto:

    Grazie Stefania per il tuo aiuto , ti farò sapere e grazie sopratutto per la bella storia di vita ; per quanto riguarda , caro Giovanni , a chi darle in testa …credo che non bastino le vecchie paline…le teste sono troppe !!

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