In fondo, alla fine del ponte, verso Trastevere c’è piazza Trilussa con la statua del poeta ed una delle sue più belle poesie……..Mentre me leggo er solito giornale…….spaparacchiato………….!!
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Come era bello!!!!!!!!!!!!!!!!!
In fondo, alla fine del ponte, verso Trastevere c’è piazza Trilussa con la statua del poeta ed una delle sue più belle poesie……..Mentre me leggo er solito giornale…….spaparacchiato………….!!
non ci sono i vu cumprà???
All’epoca eravamo noi a andare a fare i vucumprà all’estero
oggi è uguale solo che non puoi più affacciarti perché ci sono i venditori abusivi sui due lati.
I venditori ci sono ma qullo che dice Gabriele no è vero.
Io no dice cazzate.
Era ancora con i marciapiedi ottocenteschi aggettanti sui due lati sulle mensole in ghisa. È meglio ora.
Non sono d’accordo! La mania di riportare tutto alle origini cancella la storia e, alcune volte, arreca danni irreparabili.
Io credo che i parapetti ottocenteschi non solo erano più gradevoli di quelli attuali ma testimoniavano
la storia del ponte.
“L’occhialoni de Ponte Sisto”!! Così chiamavamo noi bambini negli anni 50 le aperture circolari sotto al ponte!!
il Ponte Sisto era monto più bello con i parapetti di ghisa e non con quelli attuali.