Lo scaricabarili, si fa schiena a schiena tra maschi, incrociando le braccia piegate, il Dx col Sx dell’altro ragazzo, poi ci si solleva inarcando la schiena e l’altro, che perde, va a gambe in alto.
L’incisione di Pinelli illustra il “sarto daa quaja”, salto della quaglia, dove chi saltava poteva toccare “la quaglia” solo con le mani che gli poggiava sulla schiena. Questo il gioco romano. Il Salto della cavallina, invece, è napoletano e si faceva dando la voce, cioè enumerando mentre si saltava: uno la luna, due…, tre…quattro… eccetera
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Salto della cavallina ma che ne sanno
Ma è lo scarica barili!!!
Lo scaricabarili, si fa schiena a schiena tra maschi, incrociando le braccia piegate, il Dx col Sx dell’altro ragazzo, poi ci si solleva inarcando la schiena e l’altro, che perde, va a gambe in alto.
Ce manca solo che quarcuno dica che è : Ariècchime…nessuno?
Grazie i ricordi con il tempo che passa rischiano di non essere più nitidi.
Cristiano Ferraioli questo è un po’ diverso però :P
L’incisione di Pinelli illustra il “sarto daa quaja”, salto della quaglia, dove chi saltava poteva toccare “la quaglia” solo con le mani che gli poggiava sulla schiena. Questo il gioco romano.
Il Salto della cavallina, invece, è napoletano e si faceva dando la voce, cioè enumerando mentre si saltava: uno la luna, due…, tre…quattro… eccetera
quante cadute
facevamo il giro dell’isolato con questo gioco (abitavo a via Pompei)
Uno monta la luna… due er bue…
Tre la fija der re quattro la sguiata