L’elegante edificio sulla sinistra è palazzo Altoviti, costruito sfruttando le mura Aureliane, ha una bellissima loggia, posizione unica Per godere della girandola di Castello. Nel palazzo nacque Ennio Quirino Visconti, famoso studioso e archeologo del Vaticano. Nel palazzo esistevano grandi opere d’arte, affreschi che furono staccati prima della demolizione del palazzo e ora si trovano nella sala Altoviti di palazzo venezia. Un portico di Girgio Vasari andò perduto, mentre l’Italia perse il busto di Bindo Altoviti fusione di Benvenuto Cellini, che si trova da oltre un secolo all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston.
Questo quadro è uno di una serie di quattro sullo stesso soggetto, lavorati in base al disegno preparatorio in possesso della Biblioteca Nazionale, uno soltanto è firmato 1686 ed è quello in possesso dell’ Ermitage di San Pietroburgo. Tutte le versioni finora note risalgono a quel decennio o ai primi anni novanta del 1600.
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
Ma quanto era tutto più bello senza i muraglioni?
Sicuro, alluvioni, feci in tutta la città, puzza per mesi, zanzare, topi e sorche a spasso, sai che divertimento…
Io parlo del colpo d’occhio. Meglio del traffico di oggi, non le pare?
Adesso Roma è una città, all’epoca non meritava tale titolo. Per il resto vabene, sogniamo il tempo che fu.
Più precisamente la vista è da Ponte S. Angelo.
L’elegante edificio sulla sinistra è palazzo Altoviti, costruito sfruttando le mura Aureliane, ha una bellissima loggia, posizione unica Per godere della girandola di Castello. Nel palazzo nacque Ennio Quirino Visconti, famoso studioso e archeologo del Vaticano.
Nel palazzo esistevano grandi opere d’arte, affreschi che furono staccati prima della demolizione del palazzo e ora si trovano nella sala Altoviti di palazzo venezia. Un portico di Girgio Vasari andò perduto, mentre l’Italia perse il busto di Bindo Altoviti fusione di Benvenuto Cellini, che si trova da oltre un secolo all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston.
Questo quadro è uno di una serie di quattro sullo stesso soggetto, lavorati in base al disegno preparatorio in possesso della Biblioteca Nazionale, uno soltanto è firmato 1686 ed è quello in possesso dell’ Ermitage di San Pietroburgo. Tutte le versioni finora note risalgono a quel decennio o ai primi anni novanta del 1600.