Lo so la macelleria di Fernando era quella vicino al vino e oli e di fronte al carbonaro, io andavo con mio zio Enrico a comperare la catena per la nostra trattoria carlone
Mancano i banchi del pesce, che erano al centro della piazza, si intravede a destra il fruttivendolo di fondi, Luigi, e non si vede la macelleria di Fernando
quanti anni ho abitato li vicino,la trattoria ”da mario” c’è ancora e la macelleria ,bellissima con il bancone di marmo e i ganci,stava all’angolo,dove ora c’è la trattoria ”maccaroni” poi la macelleria diventò una salumeria,mantenendo l’arredo.Al mercato c’era Nanda ,che veniva dalla campagna e portava i fiori freschi………un secolo fa, è proprio il caso di dirlo.
Negli anni 60, in estate, passava il carretto trainato da un cavallo, che vendeva il ghiaccio; io e mia sorella stavamo di guardia sulla terrazza della nostra casa, proprio all’angolo fra via delle Coppelle e la piazzetta altrimenti per comprare il ghiaccio ci toccava andare a via della Lupa!!
Ho abitato al 56 fino all’inizio del 70. Quanti ricordi! Ogni volta che vado, mi sento a casa. Mi ricordo il carbonaro, la trattoria, Gaetano il norcino.
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La macelleria di Michele
Lo so la macelleria di Fernando era quella vicino al vino e oli e di fronte al carbonaro, io andavo con mio zio Enrico a comperare la catena per la nostra trattoria carlone
Io lavoravo da Fernando dal 65 al69 bei ricordi
Mancano i banchi del pesce, che erano al centro della piazza, si intravede a destra il fruttivendolo di fondi, Luigi, e non si vede la macelleria di Fernando
Quante volte….
C’era e spero ci sia ancora un binaso una fontanella con due bocche..
Si intravede la trattoria “da Mario”, al posto del pollarolo verso metà degli anni 60 c’era un
circolo con i bigliardini e i flipper
quando c’era il mercato.
C’è ancora, un solo banco. Il pescivendolo sta in un negozio all’angolo di Via degli Spagnoli
quanti anni ho abitato li vicino,la trattoria ”da mario” c’è ancora e la macelleria ,bellissima con il bancone di marmo e i ganci,stava all’angolo,dove ora c’è la trattoria ”maccaroni” poi la macelleria diventò una salumeria,mantenendo l’arredo.Al mercato c’era Nanda ,che veniva dalla campagna e portava i fiori freschi………un secolo fa, è proprio il caso di dirlo.
Negli anni 60, in estate, passava il carretto trainato da un cavallo, che vendeva il ghiaccio; io e mia sorella stavamo di guardia sulla terrazza della nostra casa, proprio all’angolo fra via delle Coppelle e la piazzetta altrimenti per comprare il ghiaccio ci toccava andare a via della Lupa!!
Ho abitato al 56 fino all’inizio del 70. Quanti ricordi! Ogni volta che vado, mi sento a casa. Mi ricordo il carbonaro, la trattoria, Gaetano il norcino.