Le Terme di Caracalla
Le Terme di Caracalla, o terme Antoniniane, costituiscono uno dei complessi archeologici più imponenti e meglio conservati che siano giunti sino a noi.
Il progetto per la realizzazione di un vasto e articolato spazio termale pubblico risale al 212 d.C quando fu realizzata, per rifornire il complesso del necessario quantitativo d’acqua, anche una diramazione dell’acqua Marcia, l’Acqua Antoniniana, che superava la via Appia con il cosiddetto “Arco di Druso”. Quando le terme furono inaugurate da Caracall nel 216 i lavori non erano però ancora conclusi. Venne inaugurato infatti soltanto il corpo centrale dell’intero complesso mentre il recinto esterno, le esedre e le aule delle biblioteche furono opera degli ultimi due imperatori della dinastia dei Severi: Elagabalo e Severo Alessandro.
Sotto gli imperatori Aurealiano, Diocleziano e Costantino il complesso fu oggetto di importanti restauri alla struttura, segno tangibile della sua importanza, che che rimase in uso sino al 537 quando con la distruzione degli acquedotti ad opera di Vitige, re dei Goti, le Terme smisero di funzionare. L’area fu quindi utilizzata come sepolcreto e divenne invece vera e propria cava di materiali a partire dal XII sec (capitelli figurati vennero collocati nel Duomo di Pisa e nella Chiesa di S. Maria in Trastevere). Importanti scavi di spolio saranno quelli voluti da Papa Paolo III Franese, alla ricerca di materiale prezioso per il costruendo Palazzo Farnese, che porteranno alla luce opere d’arte importantissime come il Toro Farnese, l’Ercole Farnese e la Flora, attualmente conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e le due vasche di granito egizio che si trovano in Piazza Farnese.
I primi scavi archeologici veri e propri incominciarono invece solo nell’800. Nel 1824 fu rinvenuto lo splendido mosaico con atleti, oggi ai Musei Vaticani. Altri importanti scavi furono eseguiti tra il 1901 e il 1912 e nel 1938 venne alla luce il Mitreo, il più grande di Roma. L’ultimo ritrovamento importante risale al 1996 quando fu rinvenuto bellissimo frammento di una statua raffigurante Artemide.
Dal punto di vista architettonico le Terme di Caracalla si compongono di un vasto corpo centrale (200 x114 m) inserito all’interno di un vasto recinto esterno, vera novità di questo complesso termale, all’interno del quale erano disposti servizi aggiuntivi, le esedre, le biblioteche e una sorta di grande stadio le cui gradinate obliteravano alla vista le grandi cisterne dell’acqua (337 x 328).
L’ingresso principale era sul lato N mentre una grande scala, a lato della Biblioteca E, permetteva anche di accedere dal alto Sud. Sotto la grande esedra del lato E è stato rinvenuto il grande Mitreo a cui si accedeva mediante una scala. Si tratta del più grande mitreo di Roma, l’unico in cui, con ogni probabilità viste le sue dimensioni, era stato possibile effettuare il sacrificio del toro il cui sangue, colando nella fossa sanguinis, ricopriva il nuovo adepto rendendolo quindi un iniziato al culto.
Sotto le terme corre un dedalo di gallerie di servizio, carrabili, che consentivano al numeroso personale di servizio di adempiere a tutte le necessità dell’impianto. Nelle gallerie era previsto inoltre lo stoccaggio della legna che serviva per accendere i forni che consentivano di riscaldare dell’acqua ed è stato individuato anche un mulino.
L’accesso alle terme era consentito a persone di ogni rango ed era gratuito.
Dopo il vestibolo si accedeva agli apodyteria (spogliatoi) in cui era possibile lasciare i propri indumenti per prepararsi alle attività delle Terme. Si andava poi nelle palestre per eseguire esercizi ginnici o il gioco della palla. Dopo aver scaldato il corpo con l’esercizio fisico si passava alle sale del bagno turco o laconicum, ambiente riscaldato sia con il sistema dell’ipocausto che grazie a vetrate che permettevano di far entrare il sole, e al calidarium, ambiente di forma circolare in cui si trovava la vasca di acqua calda. Da qui aveva poi inizio il percorso finale: tepidarium, luogo in cui poter stemperare la temperatura del corpo, frigidarium, vero e proprio fulcro della vita delle terme, riccamente decorato, e infine un tuffo nella natatio
Dal 1937 le Terme di Caracalla furono sede di rappresentazioni del Teatro dell’Opera. Dal 2001 sono riprese le rappresentazioni con una sistemazione logistica del palcoscenico meno invasiva
Per Roma Sparita, testo a cura di: Sabrina Di Sante
Visite guidate in programma:
Roma Sparita: Le Terme di Caracalla e la domus affrescata
venerdì 29 Dicembre 2023 dalle ore 10:30 alle ore 12:30
(Viale delle terme di Caracalla - Roma)
Appuntamento davanti al cancello di ingresso delle Terme
(Presentarsi almeno 10 minuti prima della visita)
Roma Sparita: Le Terme di Caracalla (Ingresso Gratuito)
domenica 07 Gennaio 2024 dalle ore 11:00 alle ore 13:00
(Viale delle terme di Caracalla - Roma)
Appuntamento davanti al cancello di ingresso delle Terme
(Presentarsi almeno 10 minuti prima della visita)