Descrizione: Botteghe nel Teatro di Marcello, uno dei luoghi commerciali più vivi della città Anno: 1860/70 Fotografo: (?) Fonte: Archivio Fotografico Comunale Aggiunta da Cinzia LamiaRoma
sei sicuro Carlo? sul Teatro Marcello ci sono una infinita’ di foto, magari questa e’ leggermente diversa da quella che hai visto tu. facci sapere, grazie.
La foto è sicuramente la stessa (l’ ho guardata più volte con attenzione), piuttosto non sai mai se fidarti delle didascalie. Il testo però è molto serio: Roma dei fotografi al tempo di Pio IX, 1846-1878, fotografie da collezioni danesi e romane (Catalogo della mostra a Palazzo Braschi, 1977)
Roberto Pagani Il Teatro Marcello prima dei restauri degli anni venti-trenta.
Ottaviano Bovino e pensare che sotto 2 metri di Terra ci stavano le colonne del tempio di apollo sosiano……..e la parte est del basamento del portico esterno….
Carlo Trobia Anche palazzo Orsini, se non ricordo male
Valerio Palmeroni Eh già, all’epoca c’era la “moda” di riutilizzare quello che già esisteva; in un certo senso era anche giusto, ma si rovinavano le bellezze architettoniche.
Alberto Kissinger SI DEPREDAVA!
Carlo Grossi Foto scattata dal Portico d’Ottavia.
Riccardo Tomassi che meraviglia e che ricordii! per due anni ho abitato lì di fronte e le mie finestre davano proprio sul portico, tempio di apollo e teatro marcello.
Alvise Bompensa Scusate ma prima non si depredava… paradossalmente si conservava. Le strutture non riutilizzate crollavano e finivano sotto metri di terra… spesso venivano spogliate per costruire altrove. Nel caso del teatro di marcello, e del Colosseo, se non le avessero trasformate per farne torri e fortini non ci sarebbe rimasto nulla. Non dimentichiamo mai che la cultura della conservazione “estetica” è moderno. Prima quello che era vecchio si ricostruiva o si stravolgeva.
Giuseppina Vinciguerra questi negozi avevano una ubicazione unica e straordinaria, probabilmente all’epoca le “robe vecchie” avevano poca importanza!!!!!!
Marcus De Maria Scusate ma nel secondo arco da destra nella foto si vede una sporgenza rettangolare che sembra un (orrido) condizionatore d´aria moderno :/ Visto che la foto é molto vecchia escludo che sia cosí. Ma cos´é allora quella “cosa”?
Carlo Grossi @ Marcus….ma quale condizionatore…e´ una lapide col suo sostegno in marmo.
Alberto Kissinger è FORSE CONSERVARE DEMOLIRE ED ASPORTARE CON TANTO DI MARTELLI E PICCONI DA UN EDIFICIO ANTICO…..
Claudio Santellani Condivido con la dovuta precauzione la teoria di Alvise Bompensa (in ogni caso ho capito il suo concetto) La scalinata dell’Aracoeli è stata fatta con i sedili del circo massimo. Se il materiale non fosse stato riusato non avremmo testimonianze. C’è sempre però la lettera dell’allora sovrintendente Raffaello Sanzio al Papa Leone X Medici: Santo Padre è ora di finirla con questi riusi!
ROMA SPARITA Claudio,risulta che la scalinata dell’Aracoeli provenga dal Tempio di Serapide sul Quirinale,costruita nel 1349 dal Tribuno Cola di Rienzo.(Roberto)
Claudio Santellani Grazie Roberto, naturalmente di Cola sapevo, per i gradini sapevo che erano del circo. Ma, non oso contraddirti. Da oggi sono provenienti dal Tempio di Serapide.
Alvise Bompensa Per quanto provocatoria sia la mia teoria, non si può negare che, com’è successo in tanti casi, se non si fosse riutilizzato si sarebbe perso tutto per sempre. C’è poi un punto, secondo me, fondamentale: si riutilizzava ciò che aveva almeno una qualità (strutturale, meccanica, artistica, ecc). Il resto si distruggeva (si vedano, per esempio, le produzioni di gesso fatte coi marmi dei monumenti).
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Questa foto a me risulta essere di fotografo anonimo e datata 1860/1870 (Archivio Fotografico Comunale)
sei sicuro Carlo? sul Teatro Marcello ci sono una infinita’ di foto, magari questa e’ leggermente diversa da quella che hai visto tu. facci sapere, grazie.
La foto è sicuramente la stessa (l’ ho guardata più volte con attenzione), piuttosto non sai mai se fidarti delle didascalie.
Il testo però è molto serio:
Roma dei fotografi al tempo di Pio IX, 1846-1878, fotografie da collezioni danesi e romane (Catalogo della mostra a Palazzo Braschi, 1977)
Grazie Carlo :)
Roberto Pagani
Il Teatro Marcello prima dei restauri degli anni venti-trenta.
Ottaviano Bovino
e pensare che sotto 2 metri di Terra ci stavano le colonne del tempio di apollo sosiano……..e la parte est del basamento del portico esterno….
Carlo Trobia
Anche palazzo Orsini, se non ricordo male
Valerio Palmeroni
Eh già, all’epoca c’era la “moda” di riutilizzare quello che già esisteva; in un certo senso era anche giusto, ma si rovinavano le bellezze architettoniche.
Alberto Kissinger
SI DEPREDAVA!
Carlo Grossi
Foto scattata dal Portico d’Ottavia.
Riccardo Tomassi
che meraviglia e che ricordii! per due anni ho abitato lì di fronte e le mie finestre davano proprio sul portico, tempio di apollo e teatro marcello.
Alvise Bompensa
Scusate ma prima non si depredava… paradossalmente si conservava. Le strutture non riutilizzate crollavano e finivano sotto metri di terra… spesso venivano spogliate per costruire altrove. Nel caso del teatro di marcello, e del Colosseo, se non le avessero trasformate per farne torri e fortini non ci sarebbe rimasto nulla. Non dimentichiamo mai che la cultura della conservazione “estetica” è moderno. Prima quello che era vecchio si ricostruiva o si stravolgeva.
Giuseppina Vinciguerra
questi negozi avevano una ubicazione unica e straordinaria, probabilmente all’epoca le “robe vecchie” avevano poca importanza!!!!!!
Marcus De Maria
Scusate ma nel secondo arco da destra nella foto si vede una sporgenza rettangolare che sembra un (orrido) condizionatore d´aria moderno :/ Visto che la foto é molto vecchia escludo che sia cosí. Ma cos´é allora quella “cosa”?
Carlo Grossi
@ Marcus….ma quale condizionatore…e´ una lapide col suo sostegno in marmo.
Alberto Kissinger
è FORSE CONSERVARE DEMOLIRE ED ASPORTARE CON TANTO DI MARTELLI E PICCONI DA UN EDIFICIO ANTICO…..
Claudio Santellani
Condivido con la dovuta precauzione la teoria di Alvise Bompensa (in ogni caso ho capito il suo concetto) La scalinata dell’Aracoeli è stata fatta con i sedili del circo massimo. Se il materiale non fosse stato riusato non avremmo testimonianze. C’è sempre però la lettera dell’allora sovrintendente Raffaello Sanzio al Papa Leone X Medici: Santo Padre è ora di finirla con questi riusi!
ROMA SPARITA
Claudio,risulta che la scalinata dell’Aracoeli provenga dal Tempio di Serapide sul Quirinale,costruita nel 1349 dal Tribuno Cola di Rienzo.(Roberto)
Claudio Santellani
Grazie Roberto, naturalmente di Cola sapevo, per i gradini sapevo che erano del circo. Ma, non oso contraddirti. Da oggi sono provenienti dal Tempio di Serapide.
Alvise Bompensa
Per quanto provocatoria sia la mia teoria, non si può negare che, com’è successo in tanti casi, se non si fosse riutilizzato si sarebbe perso tutto per sempre. C’è poi un punto, secondo me, fondamentale: si riutilizzava ciò che aveva almeno una qualità (strutturale, meccanica, artistica, ecc). Il resto si distruggeva (si vedano, per esempio, le produzioni di gesso fatte coi marmi dei monumenti).