Piazza Santa Emerenziana


Descrizione: Piazza Santa Emerenziana
Anno: (?)
Fotografo: (?)
Fonte: archivio sconosciuto
Aggiunta da Lucia Prandi

14 Risposte

  1. Loredana Diana ha detto:

    Andrea Sansoni
    la rosticceria a destra si chiamava Capoccetti e sullo sfondo viale Libia.Poi da Capoccetti se non ricordo male all’entrata aveva una forma di parmigiano svuotata con all’interno dei tocchi di parmigiano.

    Monica Giordano
    Erano buonissimi i suppli’!!!!!!Anche io ricordo la forma di parmigiano….

    Beatrice Menicucci
    ma per Viale Libia non c’erano ancora i pini?

    Paolo Apicella OlivieridiVernier
    i pini c’erano ,si intravedonoi ciuffi dietro il bus ma erano ancora piccolissimi..Mi ricordo da bambino erano avvolti in delle specie di gabbie con assi di legno color verde,per farli venire dritti..Quando ho assistito al loro “segaggio” per la metropolitana, ho pianto

    Guglielmo Trombetta Capoccetti
    e poco più in là Marinari. Su via nemorense c’erano (ci sono ancora?) Cavalletti (pastiere e millefoglie squisite) e pasta all’uovo Gatti. Ah, come si mangiava da
    Dio a Piazza Sant’Emerenziana!!

    Antonella AS Roma Pascali
    lo so , ci torno spesso il mio cuore e’ rimasto a via sirte… quando sono nata , nel 1958 il ponte delle valli non c’era, neanche piazza gimma, c’era il mercato a viale eritrea e ci vendeva il pesce la madre di isabella biagini

    Paolo Savini
    bisognerebbe fermare il tempo cosi’ come lo fermano le foto. e invece il presente e’ sempre meno ..entusiasmante ” per chi supera gli anta

    Marcello Vasquez
    Capoccetti
    … la domenica, dopo la messa, mia madre si metteva in fila a comprare qualche contorno o il pollo arrosto … poi altra fila alla cassa dove punzonavano lo scontrino e ritornavi a ritirare …. poi si passava accanto da Marinari a comprare le paste. Che bei ricordi!

    Vito Brunetti
    Di fronte a Capoccetti c’era (o c’è ancora?) il bar Haway dove si comprava il caffè sfuso e i cornetti caldi.
    Alberto Tomassini
    Vi ricordate quando Romoli aveva il localino interrato dove si prendeva il cioccolato caldo con la panna e si sentiva musica. Anni 70

    Marina Pirani
    Grazie! Avevo dimenticato Capoccetti, ma non ricordo Pipopa a Via Lago Tana. Lì ricordo invece la drogheria Viola e la libreria Risa….qualcuno li ricorda

    Giuseppe De Panfilis
    La rosticceria Capoccetti me la ricordo bene anch’io nonostante la tenera età. Mi ricordo la porchetta sempre esposta in vetrina con il limone in bocca!! Peccato che ora non ci sia più

    Epi Paris
    Ragazzi e quanti siamo a ricordare….La risa erano moglie e marito …carini vicino a Di veroli e poi il tabaccaio Trombetta …un simpatico signore emiliano che ci vendeva le sorprese…ricordate??’ E< la profumeria Jacobelli a via tripoli ,devo dire che quando sono morti ho sentito un dolore quasi da perdita di qualcuno di casa……e De rosso l'alimentari scorbutico di Via tripoli che aveva il prosciutto crudo piu' buono della mia vita…..anche lui se n'e andato….

    • Oraldo Trombetti ha detto:

      Il simpatico tabaccaio era mio papà( Bolognese).Anche io sono nato e vissuto nel quartiere,cresciuto con i supplì di Capoccetti,le pastarelle di Marinari e i tramezzini del bar Hawaai…..ora tutto è cambiato.PS quante sorprese ho scartato di nascosto da papà!

  2. Drago ha detto:

    Anno? il 58 faceva capolinea nella piazza si  vede il filobus che gira, 1953

  3. luciano grauso ha detto:

    Grazie per avermi ricordato la rosticceria – tavola calda “Capoccetti” . Correva l’anno 1971 ed ero ospite in viale Libia delle deliziose signorine Uras del genere arsenico e vecchi merletti dove l’arsenico era il miele nel caffè ed i merletti erano la disinteressata ospitalità e la profonda cortesia. Grazie per avermi restituito i sapori ed i profumi di Capoccetti dove festeggiavo da solo , davanti ad una lasagna, il mio primo lavoro!

  4. Oraldo Trombetti ha detto:

    Il simpatico emiliano era mio papà(Bolognese).Anche io sono cresciuto a supplì di Capoccetti e pastarelle di Marinari.Ora tutto è cambiato.A proposito quante sorprese ho scartato di nascosto!

  5. Laura ha detto:

    quanti ricordi… io abitavo a via galla e sidama (sedia del diavolo) ma i miei nonni abitavano al mitico 91 di viale eritrea (quello con le colonnone…) La sosta da Capocetti era fissa il sabato e la domenica sera…. i supplì mai mangiati più buoni di quelli e l’insalata russa!!! il nostro bar era romoli perché mio nonno era amico dei proprietari, ennio e l’altro nome mi sfugge… e si compravano li’ anche le paste e ci si andava a comperare il latte, d’estate, la sera si stava seduti fuori ai tavolini di romoli (che sono ancora lì) e la mattina al mercato… in mezzo a viale eritrea… che divertimento…

  6. mario ha detto:

    Capoccetti,dopo aver venduto la rosticceria,ha vagato per decenni per la zona. Qualcuno ha riferito che era rimasto proprietario di alcuni negozi,tra cui a via Sirte il negozio del barbiere Sergio (adesso è una boutique). Sempre a via Sirte aveva comprato un appartamento alla figlia sposata.

  7. Roberto ha detto:

    A proposito di Capoccetti io ero amico di Massimo Dopo aver chiuso la Salsamenteria la sorella aveva aperto una tabaccheria una cinquantina di metri più avanti e lui una gelateria in via tuscolana. Ci siamo visti li l’ultima volta..Se qualcuno avesse notizie sarei contento per poterlo rintracciare. Grazie

  8. maria carlotta romano ha detto:

    CHE MERAVIGLIA! IO RICORDO BENISSIMO CAPOCCETTI, AVEVA ANCHE UNA SALA, MI PARE AL PIANO INTERRATO, DOVE SI POTEVA MANGIARE AI TAVOLI. CI ANDAVO SPESSO CON MIA ZIA CHE ABITAVA A VIA LUCRINO. FRA LE SPECIALITÀ’ UN MITICO SALAMINO SPALMABILE CHE UNA MIA ZIA TEDESCA VENIVA A COMPRARE PARTENDO DA MONTE MARIO!!!. I RICORDI SONO VERAMENTE TANTI, TROPPI E PER NON ESSERE TROPPO MALINCONICA CITEREI SOLO IL SEMIFREDDO ALLE FRAGOLINE DI BOSCO DI ROMOLI E LA SIMPATICA COPPIA DI TABACCAI DI VIA MASSACIUCCOLI…CHI RICORDA ANCHE IL VINAIO DI VIA LUCRINO E IL GRANDIOSO SIG. LUPIDI DEL PICCOLO SUPERMERCATO VEGE’???

  9. Giorgio ha detto:

    Io sono nato nel 1952 a Viale Libia 93. Qualcuno si ricorda della latteria bar IL PADOVANO sotto casa mia.Io da ragazzino scendevo a prendere la bottiglia di latte da 1 litro chiusa con il sigillo di stagnola. IL PADOVANO con un bell’angioma sulla faccia.Chi se lo ricorda.Parlava sempre di donne con noi ragazzini di 10/11 anni raccontandoci le sue avventure ( inventate sicuramente ).E d’inverno attaccato al lampione il solito caldarrostaro che veniva da quache paese vicino Roma mi sembra Velletri. E vogliamo parlare dell’osteria attaccata al bar Padovano ,che faceva una pizza napoletana eccezionale con i tavolini sul marciapiede d’estate.Che tempi.

    • guido ha detto:

      Credo che il Padovano fosse il padre e quello con la ” voglia rossa ” il figlio che dopo anni aprì il suo bar a viale libia

  10. luciano grauso ha detto:

    che bello sentirsi vecchi !!!

  11. Antonio musiu ha detto:

    Mi chiamo Tony abito in sardegna ho lavorato negli anni 70 nel ristorante capoccetti…Bellissimo ricordo…il 21 febbraio 2020 andrò a Roma e sicuramente andrò a visitare il luogo dove da ragazzo lavoravo…

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