Lucilla Montanucci …e i giardi chiusi dalle barriere per i lavori della metro A?… ci saranno stati 10 anni…
Francesca Celluprica si ricordo bene…la inaugurarono quando avevo 15 anni e finalmente vidi come era !
Alessandro Castellotti si vero….ricordo la curiosita’ di bambino di capire cosa c’era dietro quelle barriere!!!
Fabio Benemeglio che ricordi,,,
Diomire Foschini bella, che ricordi, qui vi è un pezzo della mia vita!
Mario Campioni Ecco… “L’ammazza gente”!
Daniela Massari io non credo che ero nata ma gia il fatto di abitare a due passi fa un certo effetto
Roberta Michieletto Andavo a scuola a via Cerveteri, 4 anni con quelle barriere metalliche…. solo a scuole concluse ho scoperto il giardino e finalmente era in funzione la metro, che purtroppo non ho mai potuto utilizzare per andarea scuola….è stata inaugura dopo la maturità
Antonio Marsili Con quelle barriere di latta da ragazzo non sapevo che fosse ua piazza e continuavo a girare in tondo senza sapere come mai mi ritrovavo sempre allo stesso punto… :))
Antonella Valletta A 15 anni finalmente ho visto la piazza per la prima volta liberata da tutti quei bandoni di latta per la costruzione della metro, che effetto strano mi fece lì per lì…….
Federica Di Mario quando hanno aperto la piazza avevo 11 anni. fino ad allora ogni giorno mi chiedevo cosa ci fosse dietro quelle barriere. la prima volta che la vidi aperta (ma malconcia) ricordo che esclamai a mia mamma: ma c’è il prato!
Se quel tram era chiamato “ammazza-gente” le automobili come dovrebbero essere chiamate, visti i morti causati dalle stesse ogni anno dai continui incidenti stradali che si verificano? Per non parlare poi dell’inquinamento e del congestionamento delle strade che le auto private creano, specialmente nei centri urbani. Queste espressioni sprezzanti nei confronti del tram io non le ho mai capite, se si considera poi che, in molti casi, eventuali incidenti sono causati dall’indisciplina o dalla stupidità degli automobilisti o dei pedoni, che non rispettano il Codice della Strada e non tengono conto che il tram ha precedenza assoluta rispetto ai veicoli su gomma. In molte città europee e mondiali, ed anche in alcune italiane, il tram è stato rimesso ed ha contribuito in modo efficace a risolvere i problemi della mobilità urbana e suburbana, essendo un mezzo di trasporto non inquinante e ad alta capacità di trasporto, con costi di impianto e di esercizio contenuti. Chi disprezza questi mezzi di trasporto dovrebbe andare a vedere che importante ruolo svolgono le tramvie in città europee come Zurigo, Grenoble, Dresda, Lille, Bordeaux, Monaco di Baviera e molte altre, e non solo in Europa, e perfino a Parigi il tram è stato rimesso, nonostante le numerose linee metropolitane di cui dispone la capitale francese. A Roma ci vorrebbero altre linee tramviarie, e fu un grosso errore chiudere quelle esistenti, altro che chiamarlo “ammazza-gente”. Nella città di Dresda, in Germania, i tram trasportano anche alcune merci, altro che chiudere le tramvie stesse. La tramvia della foto avrebbe dovuto essere mantenuta e potenziata, e la metropolitana si sarebbe potuta costruire su un tracciato distinto dal tram, invece che coincidente, sommandosi a quest’ultimo anzichè sostituirlo, cosa che, tra l’altro, era originariamente prevista. Piuttosto, segnalo una curiosità che probabilmente non molti sanno. Il tram nella foto fu un veicolo di assoluta avanguardia mondiale nel 1938, un vero vanto per Roma. Fu progettato dall’ing. Mario Urbinati, della allora STEFER, ed il pezzo forte di quei mezzi era l’articolazione tra le due semicasse, chiamata “giostra Urbinati”. Venne brevettata con le Officine Meccaniche della Stanga di Padova, ed applicata per la prima volta al mondo su questo tipo di vetture, nel 1938, e da allora si diffuse in tutti i continenti, risultando tecnicamente nata praticamente perfetta.
Più probabile che andasse a Cinecittà: questo tipo di tram raramente veniva usato sulla linea per Capannelle, tranne che le domeniche delle corse all’Ippodromo.
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
Tram STEFER serie 400 “Urbinati” diretto a Capannelle o a Cinecittà
Lucilla Montanucci
…e i giardi chiusi dalle barriere per i lavori della metro A?… ci saranno stati 10 anni…
Francesca Celluprica
si ricordo bene…la inaugurarono quando avevo 15 anni e finalmente vidi come era !
Alessandro Castellotti
si vero….ricordo la curiosita’ di bambino di capire cosa c’era dietro quelle barriere!!!
Fabio Benemeglio
che ricordi,,,
Diomire Foschini
bella, che ricordi, qui vi è un pezzo della mia vita!
Mario Campioni
Ecco… “L’ammazza gente”!
Daniela Massari
io non credo che ero nata ma gia il fatto di abitare a due passi fa un certo effetto
Roberta Michieletto
Andavo a scuola a via Cerveteri, 4 anni con quelle barriere metalliche…. solo a scuole concluse ho scoperto il giardino e finalmente era in funzione la metro, che purtroppo non ho mai potuto utilizzare per andarea scuola….è stata inaugura dopo la maturità
Antonio Marsili
Con quelle barriere di latta da ragazzo non sapevo che fosse ua piazza e continuavo a girare in tondo senza sapere come mai mi ritrovavo sempre
allo stesso punto… :))
Antonella Valletta
A 15 anni finalmente ho visto la piazza per la prima volta liberata da tutti quei bandoni di latta per la costruzione della metro, che effetto strano mi fece lì per lì…….
Federica Di Mario
quando hanno aperto la piazza avevo 11 anni. fino ad allora ogni giorno mi chiedevo cosa ci fosse dietro quelle barriere. la prima volta che la vidi aperta (ma malconcia) ricordo che esclamai a mia mamma: ma c’è il prato!
Se quel tram era chiamato “ammazza-gente” le automobili come dovrebbero essere chiamate, visti i morti causati dalle stesse ogni anno dai continui incidenti stradali che si verificano? Per non parlare poi dell’inquinamento e del congestionamento delle strade che le auto private creano, specialmente nei centri urbani. Queste espressioni sprezzanti nei confronti del tram io non le ho mai capite, se si considera poi che, in molti casi, eventuali incidenti sono causati dall’indisciplina o dalla stupidità degli automobilisti o dei pedoni, che non rispettano il Codice della Strada e non tengono conto che il tram ha precedenza assoluta rispetto ai veicoli su gomma. In molte città europee e mondiali, ed anche in alcune italiane, il tram è stato rimesso ed ha contribuito in modo efficace a risolvere i problemi della mobilità urbana e suburbana, essendo un mezzo di trasporto non inquinante e ad alta capacità di trasporto, con costi di impianto e di esercizio contenuti. Chi disprezza questi mezzi di trasporto dovrebbe andare a vedere che importante ruolo svolgono le tramvie in città europee come Zurigo, Grenoble, Dresda, Lille, Bordeaux, Monaco di Baviera e molte altre, e non solo in Europa, e perfino a Parigi il tram è stato rimesso, nonostante le numerose linee metropolitane di cui dispone la capitale francese. A Roma ci vorrebbero altre linee tramviarie, e fu un grosso errore chiudere quelle esistenti, altro che chiamarlo “ammazza-gente”. Nella città di Dresda, in Germania, i tram trasportano anche alcune merci, altro che chiudere le tramvie stesse. La tramvia della foto avrebbe dovuto essere mantenuta e potenziata, e la metropolitana si sarebbe potuta costruire su un tracciato distinto dal tram, invece che coincidente, sommandosi a quest’ultimo anzichè sostituirlo, cosa che, tra l’altro, era originariamente prevista.
Piuttosto, segnalo una curiosità che probabilmente non molti sanno. Il tram nella foto fu un veicolo di assoluta avanguardia mondiale nel 1938, un vero vanto per Roma. Fu progettato dall’ing. Mario Urbinati, della allora STEFER, ed il pezzo forte di quei mezzi era l’articolazione tra le due semicasse, chiamata “giostra Urbinati”. Venne brevettata con le Officine Meccaniche della Stanga di Padova, ed applicata per la prima volta al mondo su questo tipo di vetture, nel 1938, e da allora si diffuse in tutti i continenti, risultando tecnicamente nata praticamente perfetta.
Più probabile che andasse a Cinecittà: questo tipo di tram raramente veniva usato sulla linea per Capannelle, tranne che le domeniche delle corse all’Ippodromo.