Descrizione: Piazza Colonna – Colonna di Marco Aurelio con le protezioni antiaeree Anno: 1944 Fotografo: (?) Fonte: aechivio sconosciuto Aggiunta da Roma Sparita
Giacomo Corbo A me sembra un rinforzo/protezione in calce, probabilmente anche armata e il basamento cosi’ robusto fa proprio pensare ad una prevenzione agli urti da parte di carrarmati o cose del genere.
Sergio Indrio Struttura protettiva in tempo di guerra: il plinto di base e poi via via le strutture superiori degradanti servivano per limitare gli effetti delle bombe in caso di scoppio nelle zone circostanti: l’onda d’urto avrebbe potuto causare un’oscillazione (e possibile caduta rovinosa) della colonna. Foto interessantissima!Francesca Masini Ma la statua in cima non veniva preservata in alcun modo?
Carlo Grossi Di solito si riempie lo spazio della protezione con sabbia sciolta o, per praticità, con sacchetti di sabbia.
Maria Bonifazi Protezioni antiaeree? Non direi proprio, considerando che la protezione concerne solo la parte inferiore della colonna
Roberto Pagani Beh,sono ottime protezioni per le schegge…
Luciano Ramini bèh le bombe cascano a terra e li deflagrano causando danni nelle zone circostanti ed è certamete poco probabile (anche se non impossibile) centrare un oggetto posto a circa 10 m di altezza visto che i bombardieri si tenevano certamente bassi ma ad una distanza di sicurezza dalla gittata della contraerea…… centrare la punta sarebbe stata, come dire, una botta di….. fortuna!!!
Nico Valerio Ma quali sacchetti di sabbia. Cemento armato, o calcestruzzo. Gentili signore, le bombe aeree esplodevano a terra. O pensate che come oggi ci fossero le bombe guidate da computer? Mica erano scemi ingegneri e militari. Anzi, sono commosso che il Regime avesse almeno questa sensibilità di preservare le colonne (anche quella Traiana)
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
Roberta Serravall Credo che tutto fosse fatto con sacchetti di isolamento impilati e strutture di legno. Tutto poi rivestito: http://www.engramma.it/Joomla/images/61/2_sebregondi.jpg
Luca Nardoni
Interessantissimo…….Grazie Roberta!
Giacomo Corbo
A me sembra un rinforzo/protezione in calce, probabilmente anche armata e il basamento cosi’ robusto fa proprio pensare ad una prevenzione agli urti da parte di carrarmati o cose del genere.
Sergio Indrio
Struttura protettiva in tempo di guerra: il plinto di base e poi via via le strutture superiori degradanti servivano per limitare gli effetti delle bombe in caso di scoppio nelle zone circostanti: l’onda d’urto avrebbe potuto causare un’oscillazione (e possibile caduta rovinosa) della colonna. Foto interessantissima!Francesca Masini Ma la statua in cima non veniva preservata in alcun modo?
Carlo Grossi
Di solito si riempie lo spazio della protezione con sabbia sciolta o, per praticità, con sacchetti di sabbia.
Maria Bonifazi
Protezioni antiaeree? Non direi proprio, considerando che la protezione concerne solo la parte inferiore della colonna
Roberto Pagani
Beh,sono ottime protezioni per le schegge…
Luciano Ramini
bèh le bombe cascano a terra e li deflagrano causando danni nelle zone circostanti ed è certamete poco probabile (anche se non impossibile) centrare un oggetto posto a circa 10 m di altezza visto che i bombardieri si tenevano certamente bassi ma ad una distanza di sicurezza dalla gittata della contraerea…… centrare la punta sarebbe stata, come dire, una botta di….. fortuna!!!
Nico Valerio
Ma quali sacchetti di sabbia. Cemento armato, o calcestruzzo. Gentili signore, le bombe aeree esplodevano a terra. O pensate che come oggi ci fossero le bombe guidate da computer? Mica erano scemi ingegneri e militari. Anzi, sono commosso che il Regime avesse almeno questa sensibilità di preservare le colonne (anche quella Traiana)