Borghetto Prenestino

Descrizione: Borghetto Prenestino – La faticosa scorta quotidiana dell’acqua
Anno: fine anni ’60
Fotografo: (?)
Fonte: archivio sconosciuto
Aggiunta da Remia Marcello
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Noi delle borgate romane ,nati prima o durante o dopo la guerra ,abbiamo vissuto , e viviamo ancora, il degrado delle trasformazioni in peggio,ad opera dell speculazione delizia e della globalizzazione,ora. Vivemmo la vita dei luoghi che ora in fotografie si mostrano, e che Cesare Zavattini, Pier Paolo Pasolini ed altri ed altre hanno re-interpretato o ne trassero ispirazione e suggestione . Ma nessuno più della gente vera che visse per davvero gli eventi drammatici della guerra e del dopo guerra ( sino ai giorni nostri) può meritare l’ ascolto , il diario drammatico è vero, non delle vicissitudini,molte delle quali espresse diligentemente, del cinema neorealista….Ma nelle sonorità’, le ” cicatrici’ esprimibili nei rispettivi dialetti autoctoni o ibridi.La storia vera della gente vera. E’ di quei luoghi ,uno di essi, accattivanti per il cinema neorealista ( a cui la fiction e la realtà’ si mescolavano..) la fotografia in bianco e nero.
Ne vivemmo i ” retroterra” sociali e culturali, con disperazione e speranza. Da immigrati e sfollati del tempo uguale è diverso allo stesso tempo, da classe sociale indigente e pregna di taciute,o sottaciute, storie vere ( talmente vere e dolorose che il cinema n.r. forse troppo frettolosamente liquido’ ) e le qualu ,invece , andrebbero preservate in quanto si tratta di memoria popolare vera, testimonianze pure di nefandezze politiche – partitocratiche e non, comunque classiste e di potere .Quale potere? Il potere dell’ uomo sull’ uomo e ai danni pure della natura e l’ ambiente. Testo-commentò di :
Vladimiro Rinaldi, già ‘ operatore tecnico per la fotografia al Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari. Ha sempre lottato contro i soprusi. È’ nari a Rona,alla borgata Tiburtino Terzo, il 16 marzo 1942 .
foto di ennio molinari archivio di aglast