Descrizione: Vecchia Stazione Termini in un’immagine a colori Anno: Fine ‘800 Fotografo: (?) Fonte: “Termini – Dalle botteghe di Farfa al Dinosauro” di Gianfranco Angeleri e Umberto Mariotti Bianchi Aggiunta da Carlo Galeazzi
A Sinistra si nota l’obelisco di Dogali, così chiamato perché, nel giardinetto tra Termini e piazza Esedra, sormonta il monumento ai 500 caduti di Dogali, città eritrea della conquista imperiale italiana in Africa. Questo obelischetto, tra i più piccoli dei tredici di Roma, appartiene a un quartetto, quello di Piazza della Minerva,l’elefantino, di villa Mattei Celimontana, Piazza della Rotonda e tutti e quattro ornavano il Tempio di Iside a Campo Marzio. Quello di Dogali fu ritrovato per caso a via di S. Ignazio, durante una ristrutturazione.
Esatto. E tutti e quattro non sono originali egizi prelevati dai romani (come i fratelli maggiori a p. Popolo, S. Giovanni e Vaticano) , ma soltanto imitazioni romane di obelischi egizi: i geroglifici infatti furono scritti da mani romane … e contengono errori ! Lo stesso vale anche x obelisco di Navona , scritto da Domiziano x ricordare il restauro del Tempio di Iside rifatto a sue spese
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In effetti si tratta di fotografia B/N colorata successivamente alla stampa.
La fotografia a colori iniziò nel 1935.
A Sinistra si nota l’obelisco di Dogali, così chiamato perché, nel giardinetto tra Termini e piazza Esedra, sormonta il monumento ai 500 caduti di Dogali, città eritrea della conquista imperiale italiana in Africa.
Questo obelischetto, tra i più piccoli dei tredici di Roma, appartiene a un quartetto, quello di Piazza della Minerva,l’elefantino, di villa Mattei Celimontana, Piazza della Rotonda e tutti e quattro ornavano il Tempio di Iside a Campo Marzio.
Quello di Dogali fu ritrovato per caso a via di S. Ignazio, durante una ristrutturazione.
Esatto. E tutti e quattro non sono originali egizi prelevati dai romani (come i fratelli maggiori a p. Popolo, S. Giovanni e Vaticano) , ma soltanto imitazioni romane di obelischi egizi: i geroglifici infatti furono scritti da mani romane … e contengono errori ! Lo stesso vale anche x obelisco di Navona , scritto da Domiziano x ricordare il restauro del Tempio di Iside rifatto a sue spese