Palazzo Besso

Palazzo Besso
Descrizione: Largo di Torre Argentina – Palazzo Strozzi ora Besso. La prima foto è la veduta della facciata di palazzo Besso verso la chiesa delle Stimmate, fine XIX secolo. La seconda foto è la veduta attuale della facciata di palazzo Besso verso la chiesa delle Stimmate. Il portale viene talvolta attribuito a Carlo Maderno. In realtà siamo nel primo decennio del Seicento e negli atti relativi all’acquisto fatto dai Mutini l’architetto che stimò i beni per conto del cardinale Paravicini fu Carlo Maderno e ciò induce a parlare del portale su via dei Cestari che gli è stato talvolta attribuito. La prima menzione è di Baglione: “Abbellì il palagio de Signori Olgiati incontro alle Stimmate, e vi fece nuova porta con la ringhiera” (p. 308). Nei conti di Ottavio Paravicini si legge che nel settembre 1606 si fecero i capitolati con gli scalpellini per la realizzazione della “porta grande” e due mesi dopo si pagano i travertini per la “porta della strada”. Poiché questa apertura non può certo coincidere con la porta verso i Cesarini, visibile in una vecchia fotografia, essa deve necessariamente essere quella verso le Stimmate e non si capisce perché gli Olgiati dovrebbero esservi reintervenuti dopo pochi anni. La Caflish aveva datato questo lavoro di Maderno al 1606-1610 mentre Howard Hibbard sembra propenso a spostarlo verso il 1621 poiché ricorda che in quell’anno fu pavimentata la piazzetta antistante. Entrambi gli studiosi ritengono però che il portale attuale non sia più quello antico poiché il largo delle Stimmate sarebbe stato allargato nel 1882 e la facciata ricostruita. Il muro sul quale si apre l’accesso è però certamente quello antico visto che sul suo lato interno vi sono affreschi con lo stemma Paravicini. Purtroppo nella stampa di Vasi il portale non si vede in dettaglio e solo si scorge che è sormontato da un balcone, mentre la sua posizione è stata senz’altro falsata come basta a provare l’osservazione della pianta del Letarouill. Il portale, in origine, non era sormontato dall’attuale balaustrata, ma aveva una semplice ringhiera; gli stipiti e l’architrave hanno forme molto semplici che non contrastano con le tipologie usate da Maderno nel primo decennio del Seicento, ad esempio a palazzo Varesi, mentre è probabile, come suggerisce Hibbard, che le grosse mensole laterali in origine non vi fossero; dunque dell’originario portale sussiste al massimo qualche elemento in un contesto assai cambiato.
Anno: (?)
Fotografo: Gabinetto Fotografico Comunale
Fonte: Fondazione Marco Besso
Aggiunta da Mario Visconti

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