Descrizione: Scalo San Lorenzo dopo il bombardamento
Anno: 19 luglio 1943
Fotografo: (?)
Fonte: Ferrovie Italiane – Immagine del treno in 150 anni di storia – Editori Riuniti 1988
Aggiunta da Carlo Galeazzi
era il mio quartiere dove o vissuto la mia infanzia fino al 1980. quando ci torno..sono sempre ricordi indelebili..grande san lorenzo..incontrai il mio .primo grande amore.
Le vergogne degli Americani….altro che “liberatori”. Rimasero per mesi fermi ad Anzio in attesa che i Sovietici dessero il colpo mortale alla Wehrmacht e poi entrare facilmente a Roma ormai sgombrata grazie al sangue dei partigiani.
Mio padre Raffaele era ferroviere in servizio presso il deposito locomotive S.Lorenzo e quel giorno subì il bombardamento salvandosi fortunosamente sotto una porta divelta che lo protesse da pietre e calcinacci.
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Per non dimenticare…
si nota il semovente italiano 90/53, forse in partenza per la sicilia…..
Roma ferita da non dimenticare
era il mio quartiere dove o vissuto la mia infanzia fino al 1980. quando ci torno..sono sempre ricordi indelebili..grande san lorenzo..incontrai il mio .primo grande amore.
In questo caso per poco riuscivano a distruggere sto mezzo blindato con un cannone,
In questo caso per poco riuscivano a distruggere sto mezzo blindato. Penso ce ne fossero più d’uno in via di partenza.
Le vergogne degli Americani….altro che “liberatori”. Rimasero per mesi fermi ad Anzio in attesa che i Sovietici dessero il colpo mortale alla Wehrmacht e poi entrare facilmente a Roma ormai sgombrata grazie al sangue dei partigiani.
Mio padre Raffaele era ferroviere in servizio presso il deposito locomotive S.Lorenzo e quel giorno subì il bombardamento salvandosi fortunosamente sotto una porta divelta che lo protesse da pietre e calcinacci.
Sig.Marini,mi sa che lei di storia militare mastica poco