La foto mostra chiaramente in che misura l’eccesso di turisti possa incidere sull’atmosfera dei luoghi celebri di Roma, rendendola del tutto innaturale (questa è una mia vecchia battaglia). So che è un provvedimento utopistico ed anche impopolare, per cui verrò lapidato per averlo detto, ma una volta al mese vieterei l’ingresso in città ai forestieri, lasciando ai romani la possibilità di riappropriarsi per 24 ore delle piazze più belle, liberandole dell’assurda marea umana che le affligge ormai in modo pressoché permanente.
Nella farmacia che si vede sullo sfondo, peraltro antichissima, c’era una testa di cavallo (di legno) che si attribuiva al Cellini. (Così diceva la gente del posto, mio nonno abitava nello stesso palazzo al terzo piano). Riferisco quel che mi è stato detto, ma non sono sicuro che sia vero. Benvenuto Cellini era un orafo no?
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e vuota, quanta gente in giro dopo 60 anni
La foto mostra chiaramente in che misura l’eccesso di turisti possa incidere sull’atmosfera dei luoghi celebri di Roma, rendendola del tutto innaturale (questa è una mia vecchia battaglia).
So che è un provvedimento utopistico ed anche impopolare, per cui verrò lapidato per averlo detto, ma una volta al mese vieterei l’ingresso in città ai forestieri, lasciando ai romani la possibilità di riappropriarsi per 24 ore delle piazze più belle, liberandole dell’assurda marea umana che le affligge ormai in modo pressoché permanente.
che emozione…tanti anni e sempre bella Roma…
Quanta ragione hai caro Andrea, ma almeno che ci sia concesso ancora fantasticare (visto i vari passati e presenti sindaci…)
Nella farmacia che si vede sullo sfondo, peraltro antichissima, c’era una testa di cavallo (di legno) che si attribuiva al Cellini. (Così diceva la gente del posto, mio nonno abitava nello stesso palazzo al terzo piano). Riferisco quel che mi è stato detto, ma non sono sicuro che sia vero. Benvenuto Cellini era un orafo no?