Via dell’Arco di Travertino

Via dell'Arco di Travertino
Descrizione: Via dell’Arco di Travertino (vecchia via Militare), tramvia per i Castelli.
Anno: 1924
Fotografo: ?
Fonte: tramroma
Aggiunta da Fabrizio Antonelli

20 Risposte

  1. Verso porta furba?…non riesco a capire….

  2. per i castelli il tram passava sulla Via Appia o Via Tuscolana… maa…

  3. Badate bene,l’Arco di Travertino non è questo ponte. L’Arco era un arco,appunto,di marmo travertino. Quasi certamente si trovava nell’attuale Via di Arco del Travertino,che sbuca sull’Appia Nuova ,e da qui prendeva per via Dell’Almone e arrivava al Forte della Areonautica,all’incrocio con Via Appia Pignatelli (forse per questo si chiamava Via Militare ).

  4. Mi sono informato meglio. Si dice che l’Arco di Travertino fosse un fornice in pietra che si trovava nel punto dove nel Medio Evo un acquedotto tagliava la Via Latina.
    Io sono nato da quelle parti e credo che si trattasse dell’Acquedotto Claudio che costeggiava la Via Latina
    Chi conosce il Parco delle Tombe Latine ( Roma Sparita organizza spesso delle visite interessanti nel Parco) capirà di dove stiamo parlando.

  5. Per i Castelli il tram passava sia sulla Tuscolana che sull’Appia.
    Il primo tratto era in comune sulla via Appia, poi la linea per Frascati, Rocca di Papa e Marino girava per via delle Cave e proseguiva sulla via Tuscolana, mentre su via Appia proseguivano i tram diretti alle Capannelle e poi Ciampino, Frattocchie Ariccia, Albano e Genzano.

  6. ….ma sono fantastici questi tram a due piani in quell’epoca…

  7. A proposito dell’Arco di Travertino, un’ipotesi è che fosse un fornice monumentale appartenente all’Acquedotto Claudio nel punto in cui quest’ultimo scavalcava la via Tuscolana. Dove gli acquedotti incrociavano vie importanti, lo facevano spesso con un fornice “speciale”, ornato e con dedica al costruttore; ne sono esempi quello dello stesso Acquedotto Claudio al duplice scavalcamento delle vie Labicana (Casilina) e Prenestina, poi divenuto Porta Maggiore, e quello dell’Acquedotto Marcio allo scavalcamento della via omonima, poi divenuto Porta Tiburtina (entrambi in travertino).
    Del fornice che scavalcava la Tuscolana non è rimasta alcuna traccia, ma è probabile che nei secoli passati fossero ancora visibili almeno le rovine, da cui sarebbe nato il toponimo Arco di Travertino.

  8. Andrea da Roma,in un vecchissimo stradario romano lessi che l’Arco di Travertino era adiacente i “Cessati Spiriti” quindi,appunto,vicino l’Appia e la Via Latina,ben distante dalla Via Tuscolana. Lo stradario parlava inoltre di una Via Militare che credo – come già scritto ieri – fosse l’attuale Via dell’Almone (dove si trova un forte dell’Aereonautica adibito a deposito munizioni).
    Però mio padre (oggi avrebbe 114 anni) mi raccontava di questo Arco che secondo lui si trovava quasi all’incrocio di Via Tuscolana con l’attuale via di Porta Furba. Nel qual caso,avresti ragione tu e la foto potrebbe ritrarre la Via di Porta Furba (appena prima dell’inizio di Via di Torpignattara) con il cavalcavia tuttora esistente,sul quale passa la ferrovia Roma-Napoli ,adiacente l’ Acquedotto Felice,un fornice dei quali potrebbe essere proprio l’Arco di Travertino. Stammi bene,Google Maps.

  9. Mara Rota,tu che sei nata a Porta Furba come me non ricordi niente di questo Arco di Travertino ? Da ragazzini sentivamo sempre parla de sto arco. Facevamo a sassate co quelli der Travertino,quelli che abitavano vicino a Nando er tabaccaro. Che tempi !

  10. Come mi divertivo, di ritorno con mio padre in visita al fratello in qualche Sagra a Marino, vedere gli ubriachi che stornellavano, si aggrappavano per non cadere. Il massimo era quando il tram frenava e gli ubriachi si ammucchiavano dietro il conducente.

  11. e la trombetta che suonava il bigliettaio dalla vettura posteriore per segnalare al conducente sulla prima vettura che nessuno doveva più scendere o salire, e quindi si poteva ripartire :)

  12. Ciao Mario, io anni fa lessi di questa interpretazione (non mi ricordo più la fonte), che collocava l’arco o le sue rovine nei pressi dell’incrocio tra Tuscolana e via di Porta Furba. Mi parve molto verosimile, anche in relazione al fatto che lo stesso principio di costruire fornici “speciali” allo scavalcamento delle vie maggiori fu ripreso da Sisto V per l’Acqua Felice; quindi Porta Furba potrebbe essere il corrispettivo rinascimentale del fantomatico Arco di Travertino, già abbondantemente in rovina (altrimenti sarebbe stato riutilizzato, come accadde ai tratti dell’aquedotto ancora stabili).
    Stranamente Umberto Gnoli (Topografia e toponomastica di Roma medioevale e moderna, 1939), non cita minimamente l’Arco di Travertino, quindi mi verrebbe da pensare che questo toponimo sia entrato in uso molto più di recente di quanto si possa credere.

  13. Sergio Marzetti – che ne sai quello che combinava mi padre cor mi compare de battesimo, C’avevano un motorino (un vecchio Motom) e partivano spessp pe li Castelli. Pe anna’ su annavano bene. Al ritorno erano sempre sgrugnati,pieni de sangue . Erano alcolizzati : come vedevano un grappolo d’uva annaveno a rota.

  14. Nando il tabaccaio lo ricordo benissimo sembrava burbero perchè era di poche parole ma era di animo dolce. Questo ponte forse è quello che si trova all’Acquedotto Felice dopo la chiesetta che passandoci sotto si va verso il Quadraro. I ponti che ci sono a Porta Furba per andare verso Tor Pignattara non sono cosi.

  15. accor.52 ha detto:

    …ricorda quello su via di Porta Furba subito dopo il sovrappasso di via del mandrione; già tagliato negli anni sessanta e poi eliminato…
    mentre è ancora attivo quello della ferrovia della Stazione Casilina.

  16. Mario Elia – Da romano imparentato con marinesi sono stato accolto nel club “DETTI DE I VECCHI MARINESI”, una gemella di “ROMA SPARITA”. Discutendo di pietre locali, ho mandato loro ‘sta cosuccia:
    “UN ROMANO DE MARINO” (ogni riferimento all'”uomo che ride” è puramente casuale!).
    “Quanno che c’arivai la prima vorta,/
    a me, nato ne la città de travertino,/
    me sembrò scuro e triste er peperino./
    Ma poi la tenerezza de ‘sta roccia/
    me fece ‘nnamorare de Marino/
    …e der vino ch’ammaggusto goccia a goccia!”

  17. Christian ha detto:

    bella, ma continuo a dire che quel tram così non mi da fiducia :(

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