Il nome deriva dalla corruzione della parola CIRCUS,che a sua volta deriva dal Circo Massimo,luogo dove in antichità si svolgevano gare di corse con i cavalli e i carri ( bighe). Il Circo Massimo occupa il luogo della valle tra il Palatino e il Tevere ,detta Murcia ( nell’area del Velabro Minore),dove si racconta che nell’anno 744 a,C.,mentre si svolgevano i giochi Consualia,avvenne il famoso “Ratto delle Sabine”. La discesa che dal Palatino andava al circo si chiamava la “Bella Ripa” dove – secondo Plutarco – c’era l’abitazione di Romolo,fondatore di Roma. Il circo fu detto Massimo perchè era più grande di tutti gli altri circhi esistenti : raggiungeva la grandezza di tre Stadi e poteva contenere 200.000 spettatori. La loggia riservata alla famiglia imperiale si chiamava “pulvinare” dai cuscini ( pulvini) che vi si mettevano. Ornavano il Circo due grandi Obelischi,uno trasportato a Roma da Costanzo e ritrovato 24 piedi sotto terra ,ora sistemato a Piazza S. Giovanni in Laterano ; l’altro si trova a Piazza del Popolo. Ai lati del Circo c’era l’Euripo,cioè un canale d’acqua largo e profonso aggiuntovi,secondo Svatonio,da Giulio Cesare. Un giorno l’inizio dei giochi tardava e il popolo impaziente cominciò a rumoreggiare. L’Imperatore Tiberio,che stava pranzando e non volendo allontanarsi dalla mensa, ebbe l’idea di dare il via ai giochi gettando la sua salvietta nel Circo. Da quel giorno iniziò l’uso di dare il via agli spettacoli agitando un pannolino. Fu in questo circo che lo schiavo Androclo incontrò il feroce leone al quale lui in Africa aveva tolto una spina dal piede e che per riconoscenza il leone non lo sbranò. All’estremità della via sono stati ritrovati dei resti di costruzioni che servivano da “lupanare”,ossia da bordelli. Giovenale scrisse : << Et ad Circum iussas prostare puellas>> ( cioè mettersi in mostra,prostituirsi).
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Il nome deriva dalla corruzione della parola CIRCUS,che a sua volta deriva dal Circo Massimo,luogo dove in antichità si svolgevano gare di corse con i cavalli e i carri ( bighe).
Il Circo Massimo occupa il luogo della valle tra il Palatino e il Tevere ,detta Murcia ( nell’area del Velabro Minore),dove si racconta che nell’anno 744 a,C.,mentre si svolgevano i giochi Consualia,avvenne il famoso “Ratto delle Sabine”. La discesa che dal Palatino andava al circo si chiamava la “Bella Ripa” dove – secondo Plutarco – c’era l’abitazione di Romolo,fondatore di Roma.
Il circo fu detto Massimo perchè era più grande di tutti gli altri circhi esistenti : raggiungeva la grandezza di tre Stadi e poteva contenere 200.000 spettatori.
La loggia riservata alla famiglia imperiale si chiamava “pulvinare” dai cuscini ( pulvini) che vi si mettevano. Ornavano il Circo due grandi Obelischi,uno trasportato a Roma da Costanzo e ritrovato 24 piedi sotto terra ,ora sistemato a Piazza S. Giovanni in Laterano ; l’altro si trova a Piazza del Popolo. Ai lati del Circo c’era l’Euripo,cioè un canale d’acqua largo e profonso aggiuntovi,secondo Svatonio,da Giulio Cesare.
Un giorno l’inizio dei giochi tardava e il popolo impaziente cominciò a rumoreggiare. L’Imperatore Tiberio,che stava pranzando e non volendo allontanarsi dalla mensa, ebbe l’idea di dare il via ai giochi gettando la sua salvietta nel Circo. Da quel giorno iniziò l’uso di dare il via agli spettacoli agitando un pannolino.
Fu in questo circo che lo schiavo Androclo incontrò il feroce leone al quale lui in Africa aveva tolto una spina dal piede e che per riconoscenza il leone non lo sbranò.
All’estremità della via sono stati ritrovati dei resti di costruzioni che servivano da “lupanare”,ossia da bordelli. Giovenale scrisse : << Et ad Circum iussas prostare puellas>> ( cioè mettersi in mostra,prostituirsi).
Bella lezione di storia…bravo Mario!!
Grande Mario!
unica
è rimasta l’impronta di un tempo