Il geniale,o meglio,delinquenziale progetto dell’ing Canevari,del Genio Civile,dopo aver distrutto buona parte dei ponti romani sul Tevere,portò all’interramento di questo ramo di fiume,all’altezza dell’isola.Tutta l’acqua passava nel ramo transtiberino!Furono snobbate le esperienze idrauliche degli antichi!L’acqua tornò nel 1900,dopo che una piena aveva fatto crollare 150 metri di lungotevere a Trastevere(Dopo 10 anni dalla costruzione)e dopo che fu impiegato lo stratagemma dei massi nel fiume,che rallentavano il fiume,negandone,da allora,la navigabilità.
Non sono d’accordo, intanto l’ ing. Cannevari e’ stato un grande ingegnere, basta vedere le opere in ferro da lui progettate che ancora esistono a Roma e che sono opere d’ arte poi grande i. idraulico a lui si deve la sistemazione dei Lungotevere con la costruzione dei muraglioni e del sistema fognario, voglio ricordare che fino agli anni 30 nel centro storico ( incluso Trastevere) dopo ogni pioggia si andava in barca!
Mi piacciono tutti e due i commenti, dire che un progetto grandioso e urgente come quello dei muraglioni è stato un progetto delinquenziale è quasi offensivo,certo poteva essere fatto meglio e si poteva essere più conservativi in alcuni punti, ma come si fà a giudicare quando il pantheon si allagava dalle “chiaviche” quasi ogni inverno? Per non parlare poi del fatto che i porti fluviali a Roma sono stati effettivamente spostati ma sono morti lentamente di “morte naturale” negli anni ’60, quando il trasporto su gomma e la scarsa portata del tevere hanno cominciato a pesare sulle scelte imprenditoriali…. L’unico rammarico di quel progetto secondo me resta il porto a Ostia e lo scalo di Garbatella. Ma ancora, come si fà a giudicare vista la nostra perenne mancanza di fondi?
I commenti sull’opera di Canevari sono sempre diversi, come è naturale che sia. Comunque credo due aspetti siano abbastanza rispondenti al vero: 1) era necessaria un’opera idraulica ‘forte’, visto il ripetersi delle inondazioni e il valore ‘esposto’ delle vite umane e del centro storico che custodisce un patrimonio storico/artistico/ archeologico senza pari 2) nel contempo si poteva ‘adattare’ l’opera in certi punti notevoli (porto di Ripetta ad es.); 3) l’opera funziona anche con l’azione ‘calmante’ delle dighe di Corbara, Turano, Salto, Aniene, che hanno causato però una diminuzione del trasporto solido alla foce del Tevere con l’instaurarsi di fenomeni erosivi
Come ogni problema ambientale è complesso, oggi credo sta ai romani comunque riappropiarsi del rapporto col fiume in altre forme.
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
Il geniale,o meglio,delinquenziale progetto dell’ing Canevari,del Genio Civile,dopo aver distrutto buona parte dei ponti romani sul Tevere,portò all’interramento di questo ramo di fiume,all’altezza dell’isola.Tutta l’acqua passava nel ramo transtiberino!Furono snobbate le esperienze idrauliche degli antichi!L’acqua tornò nel 1900,dopo che una piena aveva fatto crollare 150 metri di lungotevere a Trastevere(Dopo 10 anni dalla costruzione)e dopo che fu impiegato lo stratagemma dei massi nel fiume,che rallentavano il fiume,negandone,da allora,la navigabilità.
Non sono d’accordo, intanto l’ ing. Cannevari e’ stato un grande ingegnere, basta vedere le opere in ferro da lui progettate che ancora esistono a Roma e che sono opere d’ arte poi grande i. idraulico a lui si deve la sistemazione dei Lungotevere con la costruzione dei muraglioni e del sistema fognario, voglio ricordare che fino agli anni 30 nel centro storico ( incluso Trastevere) dopo ogni pioggia si andava in barca!
Mi piacciono tutti e due i commenti, dire che un progetto grandioso e urgente come quello dei muraglioni è stato un progetto delinquenziale è quasi offensivo,certo poteva essere fatto meglio e si poteva essere più conservativi in alcuni punti, ma come si fà a giudicare quando il pantheon si allagava dalle “chiaviche” quasi ogni inverno? Per non parlare poi del fatto che i porti fluviali a Roma sono stati effettivamente spostati ma sono morti lentamente di “morte naturale” negli anni ’60, quando il trasporto su gomma e la scarsa portata del tevere hanno cominciato a pesare sulle scelte imprenditoriali….
L’unico rammarico di quel progetto secondo me resta il porto a Ostia e lo scalo di Garbatella. Ma ancora, come si fà a giudicare vista la nostra perenne mancanza di fondi?
Giuseppe Critelli Pi
Giuseppe Critelli Pi
I commenti sull’opera di Canevari sono sempre diversi, come è naturale che sia.
Comunque credo due aspetti siano abbastanza rispondenti al vero:
1) era necessaria un’opera idraulica ‘forte’, visto il ripetersi delle inondazioni e il valore ‘esposto’ delle vite umane e del centro storico che custodisce un patrimonio storico/artistico/ archeologico senza pari
2) nel contempo si poteva ‘adattare’ l’opera in certi punti notevoli (porto di Ripetta ad es.);
3) l’opera funziona anche con l’azione ‘calmante’ delle dighe di Corbara, Turano, Salto, Aniene, che hanno causato però una diminuzione del trasporto solido alla foce del Tevere con l’instaurarsi di fenomeni erosivi
Come ogni problema ambientale è complesso, oggi credo sta ai romani comunque riappropiarsi del rapporto col fiume in altre forme.
Emiliano P.Pannunzi