Descrizione: Piazza dei Cinquecento – La vecchia Stazione Termini progettata dall’ing. Salvatore Bianchi Anno: 1935 ca Fotografo: (?) Fonte: Tratta da ebay archivio sconosciuto Aggiunta da Carlo Galeazzi
La disposizione da quello che riesco a vedere dalla foto è più o meno la stessa. Davanti all’entrata dove nella foto ci sono tee macchine nere ora c’è la fila dei taxi e dove vedi il tram ci sono in fila tutte le fermate degli autobus.
Questa stazione affacciava sul monumento ai caduti di Dogali, l’obelisco vicino piazza esedra (oggi un po’ lasciato a sè stesso). Era più o meno in corrispondenza del parcheggio degli autobus
La vecchia stazione era diventata insufficiente, cioè il numero di binari non era più idoneo a ricevere il traffico aumentato. Pensate che perfino questa nuova ora è diventata insufficiente ed hanno dovuto inserire dei nuovi binari d’arrivo e di partenza, in fondo ai binari attuali.
L’ingresso attuale è stato spostato molto più in dietro, quasi all’altezza del campanile che si intravede tra le due coperture della stazione e che si trova in via Marsala. La piazza è molto più grande e spaziosa con i capilinea di tanti mezzi di trasporto dell’ ATAC ………….!!
Era una brutta stazioncina eredità di uno staterello senza arte ne parte come lo Stato Pontificio (infatti quella della foto è il rifacimento post unitario aperta nel 1874 con ben 6 binari di cui 2 senza marciapiede) inadeguata alle necessità della capitale una stato moderno.
immagino che la trovi meravigliosa quesyta,no?perchè l’antico deve fare schifo e non essere integrato in maniera più funzionale mi piacerebbe capirlo,anzi su certe cose ci vorrei un referendum
Termini attuale è quasi un capolavoro dell’architettura contemporanea. Basta leggere gli articoli anni ’50/60 che raccontavano di viaggiatori che prendevano il treno appositamente per visitarla…. Ció che c’era prima, non è sempre antuco, è semplicemente vecchio. Si è spesso vittime di un sentimento del pittoresco, del vintage, ma la bellezza e la funzionalitá è un’altra cosa. Comunque quella vecchia era veramente brutta, senza attenuanti. Non capisco come non salti all’occhio. Non aveva uno che fosse uno di punto a favore esteticamente.
Infatti era stato fatto anche questo, aumentando i binari, ma non fu sufficiente che per pochissimo tempo. Diventò inevitabile pensare ad una nuova struttura più funzionale.
Venne criticata anche per quell’arco obeso al centro ma certo quella attuale ci stona di piu’ nel contesto degli edifici circostanti, meglio quella vecchia.
L’attuale stazione Termini è uno dei capolavori dell’architettura contemporanea italiana, viene studiata nelle università già dal primo anno. Roma è una città splendida che deve parte del suo fascino anche alla commistione di stili architettonici di diverse epoche. Senza l’innovazione, anche nei secoli passati non sarebbe stata quella che oggi è…guardare e parlare solo al passato in una città come la nostra non ha alcun senso storico né architettonico
Di sicuro per come era posizionata e conformata sarebbe stata insufficiente per i decenni successivi. Già oggi fa fatica a reggere il traffico che sarà decentrato prima o poi alla nuova Tiburtina. Quella in foto era una stazioncina rispetto all’attuale e occupava un bel pezzo della attuale piazza dei Cinquecento. Certe cose del passato sono belle da vedere, ma una cosa che mi colpisce sempre vedendo queste bellissime foto d’epoca è l’assenza quasi totale di gente! Non dimentichiamoci che 30 anni fa c’erano 4 miliardi di persone al mondo, 80 anni fa 2, oggi quasi 7! Inoltre a Roma hanno TUTTE la macchina. Non si possono usare i criteri di allora.
(Bruno Zevi) Fondò l’Apao (Associazione per l’architettura organica) cenacolo di lotte e dibattiti, di speranze politiche e architettoniche che si erano travasate nella ricostruzione italiana. Capeggiò l’azione dei giovani architetti romani per fermare la costruzione “archi e colonne” della testata della Stazione Termini
Nei primi anni della Ricostruzione italiana il suo contributo è travolgente. Fonda l’Apao (Associazione per l’architettura organica) cenacolo di lotte e dibattiti, di speranze politiche e architettoniche che si sono travasate nella ricostruzione italiana. Capeggia l’azione dei giovani architetti romani per fermare la costruzione “archi e colonne” della testata della Stazione Termini e riesce a far bandire un concorso in cui si afferma una soluzione tra le più belle e vibranti della nostra architettura del dopoguerra
Non per forza le cose vecchie sono migliori delle nuove. Basti pensare a un qualunque paesin medievale che oggi ammiriamo. Ma nel medioevo non era così facile solo considerando le strade utilizzate come fogne a cielo aperto.
Incredibile come ci stia ancora chi consideri gradevole quel catafalco privo di identitá architettonica… Una sola piccola nota:a nulla vale la luminosità dell’ambiente, la surrealtá dell’Ala mazzoniana, la funzionalitá, la curva della tettoia (il vecchio “Dinosauro” come venne affettuosamente chiamato) che asseconda l’ondulazione delle adiacenti mura Serviane… No, Vabbé, Mazzoni, chi era costui? Meglio l’ultimo dei castracani papalini…. Mah!!! Incomprensibile. Anni ’50/60 c’era gente che prendeva il treno solo per andare a vederla, i giornali dell’epoca lo riportavano.
Il tuo contributo ci permetterà di investire nello sviluppo di questa iniziativa ed in questo modo il nostro progetto potrà essere migliore anche grazie a te.
Vorrei chiedere, com’è la disposizione della stazione Termini attuale rispetto a quella visualizzabile nella foto? Grazie!
La disposizione da quello che riesco a vedere dalla foto è più o meno la stessa. Davanti all’entrata dove nella foto ci sono tee macchine nere ora c’è la fila dei taxi e dove vedi il tram ci sono in fila tutte le fermate degli autobus.
quella attuale è un centinaio di metri più arretrata.
E’ corretto quello che dice Fabrizio Antonelli. Lo si può capire guardando anche gli edifici sullo sfondo.
Questa stazione affacciava sul monumento ai caduti di Dogali, l’obelisco vicino piazza esedra (oggi un po’ lasciato a sè stesso). Era più o meno in corrispondenza del parcheggio degli autobus
Come era bella
mi sapete dire perchè è stata rifatta la stazione.
Per manie di grandezza tipiche degli anni 50. Come per la stazione tiburtina , ma almeno quella era brutta
per il Giubileo…
Emilio Trigilio I lavori sono iniziati nel 1939.
La vecchia stazione era diventata insufficiente, cioè il numero di binari non era più idoneo a ricevere il traffico aumentato.
Pensate che perfino questa nuova ora è diventata insufficiente ed hanno dovuto inserire dei nuovi binari d’arrivo e di partenza, in fondo ai binari attuali.
si poteva tranquillamente rifare preservandone la facciata, rispetto a quello sgorbio che è adesso.
La vecchia facciata era brutta assai. Che dite?
Ma é vero che ci fu un treno che uscì dai binari e provocó danni all’ingresso della stazione ?
L’ingresso attuale è stato spostato molto più in dietro, quasi all’altezza del campanile che si intravede tra le due coperture della stazione e che si trova in via Marsala. La piazza è molto più grande e spaziosa con i capilinea di tanti mezzi di trasporto dell’ ATAC ………….!!
che bella che era !
Era bellissima!
Era una brutta stazioncina eredità di uno staterello senza arte ne parte come lo Stato Pontificio (infatti quella della foto è il rifacimento post unitario aperta nel 1874 con ben 6 binari di cui 2 senza marciapiede) inadeguata alle necessità della capitale una stato moderno.
immagino che la trovi meravigliosa quesyta,no?perchè l’antico deve fare schifo e non essere integrato in maniera più funzionale mi piacerebbe capirlo,anzi su certe cose ci vorrei un referendum
A me piacciono le cose belle, antiche o moderne che siano.
Termini attuale per essere definita bella…
Termini attuale è quasi un capolavoro dell’architettura contemporanea. Basta leggere gli articoli anni ’50/60 che raccontavano di viaggiatori che prendevano il treno appositamente per visitarla…. Ció che c’era prima, non è sempre antuco, è semplicemente vecchio. Si è spesso vittime di un sentimento del pittoresco, del vintage, ma la bellezza e la funzionalitá è un’altra cosa. Comunque quella vecchia era veramente brutta, senza attenuanti. Non capisco come non salti all’occhio. Non aveva uno che fosse uno di punto a favore esteticamente.
Che peccato! ! Potevano ammodernarla senza buttare giù la facciata!
Infatti era stato fatto anche questo, aumentando i binari, ma non fu sufficiente che per pochissimo tempo. Diventò inevitabile pensare ad una nuova struttura più funzionale.
10000 volte più bella
Negli anni 30′ venne deciso di rimodernare la stazione Termini, nel 1939 venne approvato il progetto di Angiolo Mazzoni, i lavori per il riammodernamento vennero interrotti nel 1943 per gli eventi bellici. https://www.romasparita.eu/foto-roma-sparita/58772/plastico-stazione-termini
L adeguamento interno sarebbe potuto avvenire lo stesso senza rivoluzionare con Quell obrobrio di facciata il tutto
sono assolutamente d’accordo
Ma è uno dei capolavori dell’architettura moderna italiana!!!
Sicuramente Pierpaolo ma il moderno dopo un po stufa …parere personale ovviamente
Ogni cosa è “moderna” per i contemporanei della costruzione.
bella!
Che bella, non quello scempio che c’è ora….
Che bella poder che nn è rimasto tutto così
Molto più bella dell’attuale.
Una volta era ordinato questa paese
Ah 1935 ho capito perché era ordinato.
Venne criticata anche per quell’arco obeso al centro ma certo quella attuale ci stona di piu’ nel contesto degli edifici circostanti, meglio quella vecchia.
Molto più bella questa!!!
Più bella di oggi
era bellissima
Quando Roma era una meravigliosa città….senza essere caotica metropoli fuori controllo….
L’attuale stazione Termini è uno dei capolavori dell’architettura contemporanea italiana, viene studiata nelle università già dal primo anno. Roma è una città splendida che deve parte del suo fascino anche alla commistione di stili architettonici di diverse epoche. Senza l’innovazione, anche nei secoli passati non sarebbe stata quella che oggi è…guardare e parlare solo al passato in una città come la nostra non ha alcun senso storico né architettonico
Di sicuro per come era posizionata e conformata sarebbe stata insufficiente per i decenni successivi. Già oggi fa fatica a reggere il traffico che sarà decentrato prima o poi alla nuova Tiburtina. Quella in foto era una stazioncina rispetto all’attuale e occupava un bel pezzo della attuale piazza dei Cinquecento. Certe cose del passato sono belle da vedere, ma una cosa che mi colpisce sempre vedendo queste bellissime foto d’epoca è l’assenza quasi totale di gente! Non dimentichiamoci che 30 anni fa c’erano 4 miliardi di persone al mondo, 80 anni fa 2, oggi quasi 7! Inoltre a Roma hanno TUTTE la macchina. Non si possono usare i criteri di allora.
http://www.fondazionebrunozevi.it/19331944/frame/pagine/fondazapao.htm
(Bruno Zevi) Fondò l’Apao (Associazione per l’architettura organica) cenacolo di lotte e dibattiti, di speranze politiche e architettoniche che si erano travasate nella ricostruzione italiana. Capeggiò l’azione dei giovani architetti romani per fermare la costruzione “archi e colonne” della testata della Stazione Termini
Mia mamma la ricorda così.
Nei primi anni della Ricostruzione italiana il suo contributo è travolgente. Fonda l’Apao (Associazione per l’architettura organica) cenacolo di lotte e dibattiti, di speranze politiche e architettoniche che si sono travasate nella ricostruzione italiana. Capeggia l’azione dei giovani architetti romani per fermare la costruzione “archi e colonne” della testata della Stazione Termini e riesce a far bandire un concorso in cui si afferma una soluzione tra le più belle e vibranti della nostra architettura del dopoguerra
Non per forza le cose vecchie sono migliori delle nuove. Basti pensare a un qualunque paesin medievale che oggi ammiriamo. Ma nel medioevo non era così facile solo considerando le strade utilizzate come fogne a cielo aperto.
La preferisco a quella di oggi!
Incredibile come ci stia ancora chi consideri gradevole quel catafalco privo di identitá architettonica… Una sola piccola nota:a nulla vale la luminosità dell’ambiente, la surrealtá dell’Ala mazzoniana, la funzionalitá, la curva della tettoia (il vecchio “Dinosauro” come venne affettuosamente chiamato) che asseconda l’ondulazione delle adiacenti mura Serviane… No, Vabbé, Mazzoni, chi era costui? Meglio l’ultimo dei castracani papalini…. Mah!!! Incomprensibile. Anni ’50/60 c’era gente che prendeva il treno solo per andare a vederla, i giornali dell’epoca lo riportavano.