Negli anni della costruzione di questa strada era come camminare in estrema periferia. Equivarrebbe a camminare oggi in una strada desolata di periferia. Solo che allora non c’erano i lampioni luminosi che ci sono oggi e non c’era il cellulare per chiamare aiuto in caso di aggressione. Era peggio di oggi. Solo perché non ci sono auto sembra un bel sogno
Foto stupenda. Sono nato a Piazza Bologna w ho vissuto fino a 25 anni. Ormai sono anni che vivo a Verona. Bei ricordi! So che ora c’è un parcheggio su Viale XXI Aprile. Spero che non si sia degradata
La mia professoressa di lettere del Ginnasio, nei primi anni ’80, che viveva a Roma da più di sessant’anni ed era una storica appassionata della capitale, rideva quando sentiva definire piazza Bologna una zona “signorile”. Per lei era una remota zona di campagna, come potevano essere Malafede o Porte di Roma una quindicina di anni fa: “Ci pascolavano le pecore!” raccontava. No, la zona non si è degradata, al contrario, dal dopoguerra si è riqualificata con il boom edilizio che ha trasformato tutta la zona del Nomentano-Trieste- Parioli, e il valore degli immobili continua anche oggi a crescere. Per noi nati nella seconda metà del ‘900 in quelle zone è difficile immaginarle diversamente, ma ha ragione chi fa notare che in questa foto si vede uno stradone di campagna semideserto e non illuminato, che anche in quei “sicurissimi” anni, non sarebbe stato raccomandabile percorrere dopo il tramonto.
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vale quello che ho commentato per l’ altra!
Foto scattata all’altezza di quella che sarà via Giacomo Boni. Sulla dx. la caserma “Piave” della GdF
oggi, ma da parecchi anni ormai, Comando Generale GDF
Darei tutto per camminare o ciclare per il viale del 1930
Vecchi ricordi del mio quartiere … mai dimenticato … resta cosi non cambiare mai e aspettami … torno presto
Che eleganza!!!! Vuoi mettere con la feccia che troviamo oggi x strada? !
Sono nato e vissuto sempre in zona (Piazza Bologna), non potevo immaginare di essermi perso questo splendore…
Massimo, ma sei il figlio di Domenico?
casa!!
Che senso di pace e tranquillità danno questa e altre foto!
nato e cresciuto a piazza bologna Amo il mio quartiere
Negli anni della costruzione di questa strada era come camminare in estrema periferia. Equivarrebbe a camminare oggi in una strada desolata di periferia. Solo che allora non c’erano i lampioni luminosi che ci sono oggi e non c’era il cellulare per chiamare aiuto in caso di aggressione. Era peggio di oggi. Solo perché non ci sono auto sembra un bel sogno
Foto stupenda. Sono nato a Piazza Bologna w ho vissuto fino a 25 anni. Ormai sono anni che vivo a Verona. Bei ricordi! So che ora c’è un parcheggio su Viale XXI Aprile. Spero che non si sia degradata
La mia professoressa di lettere del Ginnasio, nei primi anni ’80, che viveva a Roma da più di sessant’anni ed era una storica appassionata della capitale, rideva quando sentiva definire piazza Bologna una zona “signorile”. Per lei era una remota zona di campagna, come potevano essere Malafede o Porte di Roma una quindicina di anni fa: “Ci pascolavano le pecore!” raccontava.
No, la zona non si è degradata, al contrario, dal dopoguerra si è riqualificata con il boom edilizio che ha trasformato tutta la zona del Nomentano-Trieste- Parioli, e il valore degli immobili continua anche oggi a crescere. Per noi nati nella seconda metà del ‘900 in quelle zone è difficile immaginarle diversamente, ma ha ragione chi fa notare che in questa foto si vede uno stradone di campagna semideserto e non illuminato, che anche in quei “sicurissimi” anni, non sarebbe stato raccomandabile percorrere dopo il tramonto.
l’elemento fortemente peggiorativo è la presenza massiccia e invasiva delle automobili