La benedizione degli animali


Il 17 gennaio davanti alla chiesa di Sant’Antonio Abate, in Via Carlo Alberto, proprio vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, si svolgeva una festa molto particolare: la benedizione degli animali. In un mondo in cui fortissimo era il legame tra uomini e animali, in cui dal benessere di questi ultimi dipendeva anche la prosperità o meno di intere famiglie, non deve certo sorprendere che ci fosse un giorno dedicato proprio alla benedizione di tutti gli animali. “Porci, somari, pecore, cavalli […] pieni di fiocchi bbianchi e rrossi e gialli”, secondo la descrizione che ce ne da il Belli, si confondevano con lussuose carrozze di principi e cardinali, trainate da cavalli sontuosamente agghindati. Una gran festa di uomini e animali insomma, come testimoniano i dipinti ispirati a questo evento (litografia di A.J.B. Thomas del 1823, acquerello di Bartolomeo Pinelli del 1831 e in un quadro del danese Wilhelm Mastrand del 1838.) e le descrizioni che ce ne ha lasciato Goethe.

La cerimonia si ripeteva spesso per diversi giorni. Sin dalle prime ore del mattino si assisteva alla sfilata di tutti gli animali, tra due ali di folla, sino alla Chiesa dove un sacerdote, munito di aspersorio, benediceva gli animali spruzzandoli con acqua benedetta.
I proprietari degli animali erano soliti lasciare laute offerte in cambio di questa benedizione e per questo motivo molte altre chiese cercarono di fare cerimonie simili, approfittando del fatto che molti nobili chiedevano funzioni private e riservate solo ai propri animali. Nel 1831 il cardinale vicario dovette intervenire per rimettere ordine in questa situazione minacciando la sospensione a divinis per chi avesse compiuto il rito al di fuori della chiesa di Sant’Antonio.

Per motivi di traffico la cerimonia fu poi spostata, alla fine del XIX sec. nella vicina Chiesa di Sant’Eusebio (Piazza Vittorio), dove tutt’ora si svolge. Certamente nel corso del tempo la festa ha perso il suo fascino e i suoi eccessi e anche gli animali sono cambiati: gli animali della fattopria e i cavalli hanno lasciato il posto ai nostri piccoli amici domestici: cani gatti e uccelli

12 Responses

  1. Sant’ Eusebio a piazza Vittorio

  2. qui dove vivo adesso si fa ancora tempo permettendo la si fa domani se la neve ce lo permette

  3. Quante persone che conosco!!!

  4. Annika Milisic-Stanley Art – background info. X

  5. A piazza Vittorio chiesa S.Eusebio e inizia il carnevale! !

  6. Bèh, ce so’ bestie e bestie.
    Infatti, come racconta Zanazzo, c’era pure:

    LA MALEDIZZIONE A LE BBESTIE.
    Anticamente pe’ llibberasse casa da li bbagarozzi, da li sorci, da le tarle, da le cimicie, ecc. ecc., se chiamava er prete che in cotta e in stôla se presentava a ccasa cor su’ bbravo laspersorio, le
    mmalediva, e vve le cacciava in sur subbito da casa.
    Talecquale ccome se faceva pe’ llibberà’ le campagne da li grilli, da le ruche, e dda ll’antri animali che je fanno danno.

    :)

  7. Ancora oggi a Palestrina ( non so se anche in altre cittadine dei dintorni) si svolge la stessa identica festa!

  8. Vittoria de Luca noi siamo andate a piazza San Lorenzo in Lucina con i mici…
    Ricordi?

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