L’acqua cotta
Un piatto che non costa quasi gnente,
e c’è un proverbio c’è, su l’acqua cotta,
che dice: “Pane sprega e trippa abbotta”,
ecco la cena de la pòra gente!
Fette de pane e acqua solamente:
‘sta zuppa nun s’abbrucia e nun viè scotta,
e si ce sta appetito è più che jotta
perchè la fame è ‘r massimo ingrediente.
Eccheve la ricetta: “Fate bolle
nell’acqua, co’ l’odori de stagione,
carote, ajo, sellero e cipolle.
Poi, sopr’ar pane già ne la scudella,
versate “l’acqua”, l’ojo in proporzione,
e ve suffumigate le budella”.
Aldo Fabrizi
bb b bona !! ma er pomodoro n’ce sta ? ..
C è a fame…abbasta
Bona !!!!!!
La versione romana della pappa al pomodoro
Vabbè ma è un piatto maremmano, non romano
Ti sbagli Alessandro ! Sulla ribollita toscana ci vanno anche le verdure a foglia larga e alcuni legumi. Mentre l’ acqua cotta e più povera !
La ribollita è una cosa, l’acqua cotta un’altra. Poi che il grande Fabrizzi la sapesse fare non ho dubbi. (Ma quella de la mi mamma un si batte vero Mimmina ?) :-)
Beh, il piatto è maremmano/grossetano, vero… Però è pure vero che molte ricette “camminavano”. Oltre ad essere condivise speso da piú paesi con minime differenze, venivano diffuse da transumanti, carrettieri, etc… Per cui si distribuivano su un territorio condiviso…
Si vero ma penso che veramente a Roma, l’acqua cotta la conoscano giusto i maremmani o i figli di questi. Cioè se andare in un ristorante tipico romano non solo non la trovate nel menù ma nemmeno la conoscono.
Si vero ma penso che veramente a Roma, l’acqua cotta la conoscano giusto i maremmani o i figli di questi. Cioè se andare in un ristorante tipico romano non solo non la trovate nel menù ma nemmeno la conoscono.
Tutto vero è un piatto maremmano, ma non sconosciuto anche dai romani, e poi il Grande Aldo Fabrizi, noto anche per essere stato un grande buongustaio, l’ha messa in poesia non per questo si deve confondere .
Aldo ne ha scritti di sonetti sullle ricette culinarie, non tutte romane.
Io penso che sia un piatto contadino. E non ha regione .mio padre ne andava matto e lui era di origine marchigiana
A parte che ricette a base di pane bagnato aromatizzate in vario modo esistono ovunque. Ma per sottolineare che molte osservazioni qui fatte – anche se differenti – sono valide, faccio notare la migrazione di ricette tra Marche Umbria bassa Toscana alto Lazio e Roma
Al seguito della transumanza. Più che Maremmano è un piatto pastorale
L’acqua cotta, quella maremmana, scusate ma non ha eguali, dovete assaggiarla. Sono d’accordo che esistano una marea di semplici zuppe con base di acqua, pane, verdure, ma l’acqua cotta maremmana ha un sapore, un gusto, che non ha eguali. Concedo, uno sforamento della ricetta fino nell’alto viterbese, nulla più, ma proprio a vole’ esse boni che coi viterbesi preferirei non mischiarmi fatta eccezione per l’amico Bruno (al quale son disposto a passare la ricetta originale come somma prova di fratellanza)
L’acqua cotta è romana la ribollita toscana 2 cose diverse anche perché la ribollita si prepara oggi per domani l’acqua cotta si mangia subito
Piatto tradizionale dei pastori abruzzesi, ricordo culinario dei miei nonni
L’acqua cotta è maremmana! Ma quale piatto romano, ma quale piatto abruzzese…ripeto, andate in Maremma, vi consiglio a Manciano ristorante DaPaolino (se ha mantenuto la tradizione) ed assaggiatela.
Ripeto, capisco che il nome si presti a piatti simili ma l’acqua cotta è maremmana, anzi bassa Maremma
Er pane ammollato era un piatto de chi se moriva de fame.
Se ciavevano più fame in Maremma nun se sa’,ma la fame dovevi ave’
Massimo mi hai tolto il pensiero di bocca…. Un piatto di risulta ….in Toscana si farà con il pane toscano ed avrà un sapore , e così per ogni variante di pane e di odori, nella foto ci sta anche pomodoro…. Un piatto della fame vera!
Ora io non credo che il nome “acqua cotta” sia un marchio registrato…e vivo bene lo stesso anche se la fate diventà’ romana, laziale, abruzzese e si ce mettete dentro un pezzo de maiale affumicato e ‘n par de verze la famo diventa’ pure todesca però …per “acqua cotta” si intende comunemente il piatto maremmano e del resto, aprite Google, scrivete acqua cotta, e controllate tutti i risultati; Risulterà evidente a cosa si riferisce il nome acqua cotta.
https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=acqua%20cotta
Credo sia un piatto comune a tante aree d’Italia. Un piatto povero, appunto, fatto con quello che c’era a disposizione. L’acqua cotta mi pare comunque sia molto più “povera” della ribollita.
Comunque sarebbe bello che le poesie di Aldo Fabrizi venissero ristampate. Io ho trovato qualcosa nell’usato.
Infatti. Libri spariti da anni.
E lo dice anche Wikipedia. Comunque non è così semplice come la dice Fabrizi. E c’è la variante con l’uovo crudo sopra alla fine è quella senza ed il sedano deve abbondare. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Acquacotta
Francesco Marcelli
Tania Terra
Grande Fabrizi
La fame nob ha nazione non ha regione non ha città ha solo un posto in comune la panza vuota
Velia Bruno Sebastiano Crudeli Maria Luisa Crudeli
nuo.
Adriana Ruggeri tiè!
Dajeeeeeee!!!
Hahahah
la foto è della ricetta merammana….
Simona Fazio, vedi, questa non l’ho mai assaggiata, dobbiamo rimediare.
Chi sa se ci sono trattorie dove la fanno… Altrimenti ce la facciamo noi!
Quella che conosco io ( del viterbese)non si prepara così, ed è decisamente più golosa! Cicoria….patate….baccalà…..uovo..
Una goduria, ve l’assicuro.
assolutamente da fare…..
La foto è quella della pappa al pomodoro toscana…..ancora più povera è la ricetta del pancotto: solo acqua, uno spicchio d’aglio, due foglie di lauro e basta. Fate bollire l’acqua con lo spicchio d’aglio e le fooglie di lauro, versate sul pane raffermo e un filio di olio buono……sapori ormai persi…..
l’acqua cotta alla maniera di mia madre: lessare i broccoletti. Appena cotti toglierli dall’acqua ed immergerci per un istante fette di pane cotto a legna.( tipo Genzano) scolarle e metterci sopra la verdura. un filo d’olio e vaaaaiii..
Ma invece di postare ricette perché non un bel corso di língua italiana…….e correggetelo questo articolo che fa male alla vista quel “gnente””!!!
Simone sono ricette trascritte dal libro di Aldo Fabrizi.
Pirla!???
Si si, non metto in discussione che siano di Fabrizi ma anche cosí non é che sia particolarmente interessante vedere un bell’errore in “prima pagina”. Ma fa lo stesso.
??? Ti prego dimmi che stai trollando… Non puoi essere serio!
Simone Zumbo da do vieni gnente e romanesco vai sulla pagina di salvini se hai difficolta a capire ahahahah
Simone, stai scherzando vero? la poesia è scritta in dialetto!
Spero tu stia scherzando!!
È corretta, ma la lingua è romanesco, non italiano
Simone Zumbo, tacere, no??? Che figura di ?!!!
Ahahaga???
sono scritte in dialetto romanesco…..
ma dai?
pensavo fosse svedese!?
carote aglio sedano e cipolle (traduzione dall’urdish)
Meraviglioso
Ma è il dialetto romanesco !!!!!!!
e so’ due!
Ma ve sete svejate storte oggi??
me pareva d’ave letto roma sparita non kuala lumpur sparita
comunque cipolla carote sedano e aglio (traduzione gratuita dal tamil) ???
a la redazione de Roma Sparita
dato che er ruolo der traduttore non me s’acchitta potreste cortesemente aggiungere per i nordici e i suddici der monno anche una aggiunta? no de pepe e sale ma degli ingredienti utilizzati per fare cotesto menù sopraffino?
ovvio anche si confermi che le “budella suffumigate” non sono parte della ricetta visto che rischiamo di vedere spanzati in ogni dove ?????
Gli odori di stagione. sellero=sedano, ajo=aglio, carote, ojo=olio, pane raffermo, e le budella ringrazieranno!!!!
La pora gente deve sempre magna a poco prezzo, un ricordi Aldo e un abbraccio ci siamo conosciuti
Ce ne vorebbe un po a casa mia.
Daniele Scicchitano ?
E quando me lo cuciniii
Amoreeee e che ce vo!
E fallaaaa
mia nonna materna (Umbra) la chiamava pancotto
L acqua è finita a Roma… ?
chi ha scritto GNENTE
Se scrive GNENTE……
Si scrive gnente perchè è in dialetto :)
Il romanesco…..questo sconosciuto…
Ma che n’c’ ho sai?
Gna fò, gna fai, gna famo…
Avoja se ce lo so l’ho scritto a posta ??????
Ma che è lo scellero?
Il sellero sarebbe il sedano in romanesco
Buona
Bbona! Mo fa troppo callo però quannè carinfresca un pochettino … ?
L’acqua cotta è buonissima la faceva sempre mia madre , e noi figli ĺa mangeremo volentieri
Il pancotto!!
Beh non proprio estiva!
Buonissimo il pancotto ;)
E’ il pancotto
Bona la faceva mi nonno ,ancora me pare de senti’ l’odore
Grande Aldo!!!
X noi era la panada
adesso che raziocinano l’acqua…costa!
Il famoso pancotto de mamma mia
Quella di nonna era buonissima!!!! Vero Alfredo Boldorini, Adriano Boldorini, Paolo D’Achille, Umberto Donato Di Pietro?????
Verissimo! E misa che nonno la faceva anche meglio!
Il pomodoro?
Buonnnno
Meraviglia
In Inghilterra se la sognano! E’ un piatto troppo ricco! Quanta poverta’ c’e’ qui….
Gnente. .scritto col gn. .ste cose mi rattristano ?
E come lo doveva scrivere in dialetto? O vuoi tradurre pure trilussa???
Ma che dici?
Trilussa maiuscolo..e smetto qui la polemica.
brava.. forse e’ meglio che GNENTE che finisci qui la polemica! ?
Era il piatto dei pastori!!
Gnente è in romanesco
esatto
AcquAcotta
Cristina,ci fai vedere come lo scrivi tu grazie.
Tutta toscana più che romana!
La fame era fame ovunque a quei tempi ed ogni regione aveva la sua versione di questa zuppa… ma solo un poeta come Trilussa è stato in grado di esaltarla così…
Esatto Loretta Capraro, la mia la faceva buonissima e con l’uovo affogato come si vede nella foto.. Io sono maremmana di Grosseto
Mia nonna la faceva!