Cortile


Li panni stesi giocano cór vento
tutti felici d’asciugasse ar sole:
zinali, sottoveste, bavarole,
fasce, tovaje… Che sbandieramento!
Su, da la loggia, una camicia bianca
s’abbotta d’aria e ne l’abbottamento
arza le braccia ar celo e le spalanca.
Pare che dica: — Tutt’er monno è mio! —
Ma, appena er vento cambia direzzione,
gira, se sgonfia, resta appennolone…
E un fazzoletto sventola l’addio.

Trilussa

5 Risposte

  1. Bei versi… mi ricordano la mia città il cortile di S. Lorenzo dove mia madre stendeva i panni, e li legava non con le mollette ma con dei laccetti e li faceva scorrere con una canna d’india

  2. Panni stesi in vicolo del cedro a trastevere… ?

  3. é molto bella, non la conoscevo , brava ….un abbraccio

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