Palazzo Ruspoli
Palazzo Ruspoli con «scalino».
È ad angolo tra via della Fontanella di Borghese e via del Corso, arrivando fino a piazza San Lorenzo in Lucina e, sul dietro, è fiancheggiato da via del Leoncino. Ha un ingresso su via del Corso, ma il portone principale è su Largo Goldoni, così come la facciata gentilizia, rifatta da Martino Longhi il giovane. Il marchese Francesco Ruspoli aveva donato a Clemente XI l’armamento completo per un reggimento di fanteria ed il Papa volle ricompensarlo con il titolo di principe di Cerveteri. Cresciuto quindi nell’arengo nobiliare, il neo principe acquistò dai Caetani questo palazzo che i Rucellai si erano fatti costruire da Bartolomeo Ammannati nel 1586. La facciata minore, sul Corso, fu architettata probabilmente dal Breccioli. Lo scalone d’onore era citato in una filastrocca popolare sulle Quattro meraviglie di Roma e cioè:
1. Il cembalo di Borghese
2. il dado di Farnese
3. la scala di Caetani
4. il portone di Carboniani.
Vi dimorò l’ex regina d’Olanda, Ortensia, con il figlio Luigi Napoleone, futuro Napoleone III; al secondo piano, verso il 1855, si aprì il salotto dei Vannutelli, frequentato da musicisti come Liszt, Bizet e Gounod, perché dieci dei dodici figli del proprietario, Giuseppe Vannutelli, erano musicisti e avevano messo su una sorta di accademia filarmonica. Restò celebre un’esecuzione dell’Orfeo di Gluck
Anno: 1817
Autore: Giovanni Battista Cipriani
Fonte: Newton Compton Editori
Aggiunta da Mario Visconti