Portoncino de Testaccio


Stasera una gran sete del passato
di un sogno che per colpa mia è sfumato
il cuore mio vuol far l’indifferente
ma vede solo il pianto del presente
andiamo, lui mi dice, è questa l’occasione
di riveder l’antico… turrione
vecchio… rione

Portoncino de Testaccio
senza chiave né paletti son vent’anni che tu aspetti
di vedere un ragazzaccio
con i libri sotto il braccio.
Tu lo sai quanto ho studiato
per la laurea da avvocato
e difendo in tribunale
ho un palazzo in un bel viale
ma la mia felicità
io l’ho lasciata qua
io l’ho lasciata qua

Portoncino de Testaccio
sempre aperto a tutte l’ore
sù riprenditi il mio cuore
che vestito da signore
piano piano se ne muore.

E un giorno mi sposai per convenienza
per l’ambizione persi la coscienza
lasciando Nina mia che m’adorava mi pare di sentirla che diceva
“perchè pé ‘na straniera
signora americana
tu fai soffrì sto core de Romana
de ‘na Romana”

Sto piangendo ma che faccio
io te do l’urtimo abbraccio
portoncino de Testaccio

Carlo Buti 1954
Autori Innocenzi-Rivi – Orchestra diretta dal M°.GM.GUARINO

Una risposta

  1. fabrizio ha detto:

    ……..incantevole la foto, dolce la poesia…….

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