Santa Sabina
Santa Sabina 4 marzo 1699. Una cavalcata di Cardinali
“Ieri martedì 3 marzo di quest’anno 1699 si erano chiuse le baldorie carnascialesche, le più pazze, le più
sfrenate che mai si fossero vedute.
Oggi 4 marzo sono le Ceneri. Un’aria fresca, opalina si diffonde all’intorno, come una prefazione di
primavera, che ti picca la pelle, e ti frizza il sangue: splende un raggio di sole purissimo.
Nel volto di tutti è scolpito, non il pentimento dei peccati, ma il rammarico dei divertimenti cessati.
Ma che cosa è questa truppa che si avanza sulla strada che conduce alla Bocca della Verità?
Che cosa è questo nitrir di cavalli, questo scintillar di galloni dorati, questo agitarsi di cappe rosse e di alabarde ?
Me lo dice una vecchierella, che ho accanto: È il Collegio dei Cardinali con tutta la Corte che vanno in grande parata a Santa Sabina alla prima stazione di quaresima. È finito carnevale, anche loro devono far penitenza.
Grazie!
Ho assistito al passaggio e al ritorno veramente magnifico, abbarbagliante di questo corteo.
Quei cardinali, colle sacre ceneri ancora in fronte, stavano bene a cavallo, come dei giovinotti, come brillanti ufficiali di cavalleria.
Non sapevo del costume. Di giornali non ce ne sono (siamo nel 1699), vi è soltanto il giornale di Roma, che si stampa a Foligno, e per memoria della cosa ne prendo il N. 10 di quest’anno, 11 marzo 1699, ov’è la notizia delle cavalcate del Papa e dei Cardinali a Santa Sabina, il dì delle Sacre Ceneri.
Eccola nella sua corrispondenza da Roma :
“La mattina del 4 Nostro Signore assistè in Cappella Pontificia alla Messa Cantata dal Cardinal Coloredo Penitentiere Maggiore, e fece la distributione delle Ceneri Benedette al Sacro Collegio, e all’assistenti, e dopo li Signori Cardinali si portarono a Cavallo con corteggio a Santa Sabina de Domenicani nel Monte Aventino alla prima statione.„
Il Papa allora era Innocenzo XII Pignatelli, napoletano.
Nel XVII secolo la Corte Pontificia aveva ancora un non so che di secolaresco; e, come si vede, non era poi
molto aspra la penitenza che facevano i Cardinali, dopo carnevale, una bella passeggiata a cavallo sulle ridenti
alture dell’Aventino. Mi pare piuttosto che la continuassero: onde a ragione il Valesio in una sua lettera da Roma il 21 febbraio 1545, vista la cavalcata dei Cardinali a Santa Sabina, dice: “Il primo di Quaresima fu la stazione a Santa Sabina, la quale fu tanto solenne, che molti vennero in disputa chi fosse più bello, il Carnevale o la Quaresima di Roma”
Tratto dal libro “Costantino Maes Curiosità romane” 1885