Idi di marzo
Il 15 marzo del 44 a.C. Caio Giulio Cesare viene assassinato da un gruppo di senatori romani.
Svetonio racconta che dopo il delitto “Si decise di murare la Curia in cui fu ucciso, di chiamare Parricidio le Idi di marzo e che mai in quel giorno il Senato tenesse seduta.”
La Morte di Cesare di Vincenzo Camuccini
“che mai in quel giorno il Senato tenesse seduta”.
Significativamente oggi c’è l’insediamento delle nuove Camere…. :)
infami
A me risulta che non venne ucciso nella Curia al Foro Repubblicano, in quanto inagibile in quel periodo, ma al Foro di Pompeo, sotto la statua dello stesso, oggi corrispondente a Largo Argentina. [Continua a leggere…]
Infatti, è stato così che acadde.
IDI DE MARZO
Arivate che furono le idi de marzo,
in una Roma piena de intrighi e de sfarzo,
er destino de Caio Giulio Cesare era segnato,
fa’ una brutta fine, morì ammazzato. [Continua a leggere…]
Grande Sandro Boccia !!! ;-)
grazie marco
“Anche tu, brutt…”
….figlio mio! :(
ANCHE TU BRUTUS!!
ringrazio di cuore
Patrizia Montefusco ….. le Idi. …:-)
ER SANTUARIO DE CESARE
Li fedelissimi de Giulio Cesare ancora l’onorano oggidì:
fra li culti immagginari che la c ittà de Roma alimenta lì pe’ lì,
se rinnova la venerazione pe’ ‘sto granne, unico, dittatore,
de fronte a un artare d’antichi mattoni e de fiori frammisto
indove fu cremato doppo le celebri Idi de marzo der 44 a.C.
Addirittura quanno s’avvici na er fatidico 15 marzo a tutte l’ore
c’è una folla co’ tanto de toga d’ordinanza e de corona d’alloro
pe’ onorà la ricorrenza de la morte der condottierro de li tempi d’oro.
Tante persone pensano che lì sia er posto indove Cesare morì
doppo la famosa frase detta a su’ fio: “Tu quoque, Brute, fili mi…”
Ma quer giorno er Senato era inaggibile e perciò, questi so’ fatti,
fu pugnalato a Largo Argentina ove mò la fanno da padrone li gatti!
Le Idi de Marzo der 44 a.C. ce l’ha raccontate Svetonio scrittore,
quello che cià narrato le vite de li Cesari, dovete da sapè, a tutte l’ore.
Svetonio, storico vivace e pettegolo dell’età
de Adriano, ce riferisce morti aneddoti, se sa’,
mo’ pittoreschi mo’ orripilanti, su tanti imperatori
der I secolo d.C. Su Caligola ce racconta
che mentre gozzovijava era solito assiste, co’ umori
crudeli, a torture de rigionieri e su Nerone monta
la curiosa storia sur suo ber canto ostentato
ar suo esordio, in un tempio partenopeo, supportato
da una claque assordata pe’ venì vieppiù ascortato!
CESARE
Mentre Pompeo raggiungeva in Oriente er curmine de la gloria,
a Roma maturava l’ascesa di un astro nascente, suo futuro avversario,
Caio Giulio Cesare, d’antico ceppo patrizio, come cita la storia,
e imparentato coi populares. Ciebbe subito la lungimirante vista
de capì la disgregazione dell’istituzioni repubbricane
a vantaggio d’una politica personale, fondata su la forza militare
e sorretta dar consenso popolare politico e generale, bono come er pane,
possedeva curtura, eloquenza, padronanza de sè e un’energia particolare.
Sventato er corpo de Stato e co’ la repressione de la congiura de Catilina,
Cesare, sopraggiunto da la Spagna, mediò e costituì co’ Crasso e Pompeo
er primo triumvirato ottenendo come premio er consolato, nun un neo!
Quindi conquistò la Gallia e un vasto territorio dall’Oceano ar Reno
e morto Crasso ne la guerra contro i Parti se scatenò ormai in un baleno
la guerra civile tra Cesare e Pompeo che convinse er Senato a daje tabula rasa
ma Giulio ortrepassanno er Rubicone (“Er dado è tratto!”) ritornò co’ le truppe a casa.
Pomeo scappò in Illiria e Cesare se fece procramà pertanto dittatore,
sconfisse l’avversario a Farsalo che se rifugiò in Egitto a malincore
tanto che er Faraone Tolomeo je fece tajà la testa, fatto che addolorò
Cesare che doppo battè in Iberia li fiji de Pompeo ma che trovò
la morte, vicino a la statua dell’eterno rivale in un Roma d’intrighi e de sfarzo
co’ 23 pugnalate inferte da li congiurati ner 44 a.C. propio a le Idi de Marzo!
Parricidio
“M’arzo e m’ammazzeno, ‘sti ‘nfamoni !!! “
La Curia fu realmente murata? Sappiamo che continuò ad essere usata, per riunioni senatore, per anni ancora. È molto più probabile che fu murato, per ordine di Augusto, un singolo vano, quello dove sicuramente Cesare cadde esanime.