Perché sta a Roma lei, signor Meis?
– Perché sta a Roma lei, signor Meis?
Mi strinsi ne le spalle e gli risposi:
– Perché mi piace di starci…
– Eppure è una città triste, – osservò egli, scotendo il capo. – Molti si meravigliano che nessuna impresa vi riesca, che nessuna idea viva vi attecchisca. Ma questi tali si meravigliano perché non vogliono riconoscere che Roma è morta.
– Morta anche Roma? – esclamai, costernato.
– Da gran tempo, signor Meis! Ed è vano, creda, ogni sforzo per farla rivivere. Chiusa nel sogno del suo maestoso passato, non ne vuol più sapere di questa vita meschina che si ostina a formicolarle intorno. Quando una città ha avuto una vita come quella di Roma, con caratteri cosi spiccati e particolari, non può diventare una città moderna, cioè una città come un’altra. Roma giace là, col suo gran cuore frantumato, a le spalle del Campidoglio. Son forse di Roma queste nuove case? Guardi, signor Meis. Mia figlia Adriana mi ha detto dell’acquasantiera, che stava in camera sua, si ricorda? Adriana gliela tolse dalla camera, quell’acquasantiera; ma, l’altro giorno, le cadde di mano e si ruppe: ne rimase soltanto la conchetta, e questa, ora, è in camera mia, su la mia scrivania, adibita all’uso che lei per primo, distrattamente, ne aveva fatto. Ebbene, signor Meis, il destino di Roma è l’identico. I papi ne avevano fatto – a modo loro, s’intende – un’acquasantiera; noi italiani ne abbiamo fatto, a modo nostro, un portacenere. D’ogni paese siamo venuti qua a scuotervi la cenere del nostro sigaro, che è poi il simbolo della frivolezza di questa miserrima vita nostra e dell’amaro e velenoso piacere che essa ci dà.
da “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello
Dipinto di Fausto Pirandello, paesaggio romano
stupenda immagine…..
Ora è una pattumiera, realmente e metaforicamente!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A mio modesto parere sono le più belle e disperate parole di amore che qualcuno abbia scritto sulla mia amatissima città
Pirandello amava moltissimo Roma…
Non esito a crederlo… Per quel che vale, la mia ammirazione per lui e la sua terra non è da meno!
Valentina Flamini
Un’ immagine estremamente attuale ed una descrizione perfettamente veritiera. Bellissimo passo. Grazie, a voi e a Pirandello.
Joyce diceva che Roma gli sembrava come un tale che si ricava da vivere mostrando agli altri il cadavere di sua nonna…
Enrico Rambo Marchesini
Nn ricordavo queste splendide parole…attuali come non mai
????????????
Arianna
Bellissime parole molto attuali e libro da rileggere ……
Parole tristemente attuali
Mah insomma, non sono tanto d’accordo … sono parole che fanno male … e Roma a suo modo è più viva che mai … sono contenta che Luigi Pirandello amava moltissimo Roma, non lo sapevo … ^_^
Condivido il mio pensiero con Cecilia Palmieri
Bellissimo Lo rubo (pensare che non solo lo avevo letto, ma avevo portato Pirandello all’esame di maturità eppure non ricordavo questo passaggio fino ad adesso)
Povera Roma nostra. È proprio ridotta male. E tutti se ne dolgono ma tutti se ne fregano e cercano di arricchirsi su di Lei.