Villa Pamphili


Villa Pamphili
Ben nove chilometri di perimetro fanno di questa splendida dimora campestre la più vasta residenza principesca di Roma. Fu il cardinale Giovanni Battista Pamphilj, a volere questa dimora fuori porta San Pancrazio, tra il Gianicolo e la via Aurelia, intorno al 1644. Fu chiamato lo scultore bolognese Alessandro Algardi, al quale venne affidata l’intera costruzione della villa come ricorda il Milizia: «La rinomata Villa Pamphilj è tutta opera dell’Algardi, sì per l’architettura del palazzo e per gli ornamenti, come per l’invenzione delle fontane, e per la pianta della villa, regolata con somma giudizio nelle disuguaglianze de’ siti irregolari, nella varietà de’ viali, e nel darle un dilettevole e nobile aspetto, onde con ragione è stata chiamata Belrespiro, ed è forzato ognuno a confessare esser questa la più bella villa di Roma». Nella foto del panorama primeggia la basilica di San Pietro

Bibliografia: Claudio Rendina – Donatella Paradisi, “La grande guida delle strade di Roma”, 2003,
ed Newton & Compton. (calotipo)
Anno: 1855
Fotografo: Ludovico Tuminello
Fonte: Roma, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
Aggiunta da Mario Visconti

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