Palazzo Zuccari


Casa dei Mostri. È una strana costruzione tra via Sistina e via Gregoriana, su piazza Trinità dei Monti, fatta edificare da Federico Zuccari alla fine del Cinquecento. Ha questo nome perché la porta e le finestre sono bizzarramente decorate con grosse teste di mostri con la bocca spalancata e lo Zuccari non la vide finita. È interessante riportare quanto scriveva l’ambasciatore del Duca d’Urbino: «Il Federico Zuccaro s’è imbarcato in un suo capriccio poetico il quale sarà facilmente la rovina de’ suoi figlioli, essendosi posto a fabbricare un palazzotto senza un proposito al mondo, in un sito stravagantissimo che in pittura potrebbe riuscire una bella cosa et gli assorbisce facilmente quanto fin qua ha fatto di capitale, oltre l’haverlo disviato quasi in tutto dalla sua professione». E non sbagliò: lo Zuccari morì lasciando ai figli grossi debiti da pagare per questa casa, tanto che essi furono costretti prima ad affittare e poi a vendere il palazzotto. Servì da abitazione a molti artisti, Salvatore Rosa, Angelica Kauffman;
Winkelmann, Overbeck e D’Annunzio vi ambientò alcune pagine del Piacere. Alla fine dell’Ottocento fu comprata da Enrica Hertz che vi raccolse gran numero di opere scientifiche costituendo la cosiddetta Biblioteca Hertziana.
La Casa dei Mostri in una foto d’epoca, quando ancora faceva bella mostra di sé con un fantasioso ombrello che copriva la loggetta; uno splendido esempio di casa modellata in funzione del suo ruolo di testata di una spina di edifici compresi tra le convergenti vie Gregoriana, a destra, e Sistina.

Aggiunta da Mario Visconti
Tratta da Newton Compton Editori

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